Domenica 4 ottobre a Gaiole in Chianti, in provincia di Siena, avrà luogo una manifestazione che il mondo ci invidia: si chiama Eroica e, per chi ancora non lo sapesse, è la più famosa e popolare manifestazione di ciclismo vintage. L'evento, suggerito da Viagginbici.com, il Magazine del turismo sostenibile, ci permette di rivivere il famoso film di Benigni e Troisi, “Non ci resta che piangere”, e fare un tuffo nel passato con la testa e l'esperienza del presente.
Immaginate di trovarvi a Gaiole e di alzarvi alle 5 del mattino di una domenica di ottobre. L'atmosfera è quella tipica toscana d'inizio autunno: una leggera nebbiolina avvolge un incantevole paese mentre qua e là si cominciano ad udire voci, suoni, rumori, profumo di caffè appena fatto. All'improvviso la già pittoresca piazzetta comincia a popolarsi di ciclisti vestiti di tutto punto con maglie datate in lana di mille colori e fogge, tutti con le loro biciclette costruite in tempi lontani, sicuramente prima del 1987. Tutti hanno un numero sulla schiena con i caratteri di una volta e si accalcano alla buonora per partire. Quello delle 5 è il popolo degli irriducibili, di quelli che interpretano e incarnano in tutto e per tutto lo spirito del ciclismo puro.
Ai blocchi di partenza c'è sempre lui Claudio Marinangeli, uno di quelli che assieme all'ideatore Giancarlo Brocci, ha costruito anno dopo anno il successo semplice e irripetibile dell'Eroica. Il suo compito è quello di controllare che questo spirito non venga tradito e che le biciclette abbiano davvero i requisiti per partecipare, e lo fa puntando una pila (a quell'ora è buio pesto) verso il basso e salutando uno a uno gli eroici, coloro che pedaleranno tutto il giorno per 209 km in sella al loro cimelio. Per tutti l'obiettivo è solo uno: tagliare il traguardo a una qualche ora, imprecisata,in modo da poter avere l'ultimo ” timbro eroico”.
Domenica 6000 ciclisti provenienti da 66 Paesi diversi attraverseranno le strade bianche della Toscana. Per far capire il successo e l'unicità di questa manifestazione basti dire che arriverà un ciclista da Palau un paesino sperduto della Micronesia, che pedalerà assieme ad altri provenienti da Aruba, Barbados e Antigua. Oltre a parlare tutte le lingue del mondo l'Eroica riesce a coinvolgere anche le nostre glorie del ciclismo come Felice Gimondi e i sempre verdi ultra ottantaquattrenni: lo statunitense George Pohle gli italiani Mario Leoni, bergamasco e Americo Severini, dalle Marche. Georgia del Sud e Isole Sandwich del Sud, sono in Atlantico e sono conosciute per essere lo Stato con meno abitati al mondo; solo trenta. Uno di loro pedalerà sul percorso di 135 km che assieme a quello di 75 km conta il maggior numero di partecipanti(4000). Poi ci sono quelli che per il gusto di esserci, e di fermarsi ai famosi ristori dove si trovano prelibatezze toscane in gran quantità da mangiare e da bere, partecipano alla 46 km.
L'Eroica è un'esperienza unica nel suo genere e chi la vive non la dimentica. Per questo il gruppo Selle Royal che dallo scorso anno gestisce il marchiosta porta il verbo “eroico” nel mondo: esiste infatti l'Eroica California, Hispania, Britannia, Japan e a breve anche Sud Africa. Cambia il panorama, ma lo spirito vuole essere sempre quello: far riscoprire a chi ama la bicicletta la bellezza della fatica e il gusto dell'impresa i due ingredienti che hanno reso grande e popolare il ciclismo di un tempo.
Per tutte le informazioni visitate il sito www.eroica.it
Essendo una via verde della Toscana la potete percorrere in un qualsiasi altro giorno dell'anno perché è ben segnalata.