NUOVO ALBUM

I New Order con "Music Complete" vivono la loro seconda giovinezza

Il gruppo inglese ha pubblicato il primo album in studio dal 2005 a oggi. Un lavoro ispirato e fresco, in bilico tra passato e presente

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Si intitola "Music Complete" il nuovo album dei New Order, primo lavoro in studio da "Waiting For The Siren's Call" del 2005 e debutto con l'etichetta Mute. Un lavoro fortemente elettronico e dai tratti disco, che presenta la band in uno stato di forma eccellente. Tra gli ospiti che hanno collaborato Iggy Pop, Brandon Flowers dei Killers e la cantante Elly Jackson dei La Roux.

"Music Complete" è un tassello importante nella storia dei New Order, per più motivi. E' la prima prova discografica in studio dalla reunion del 2011 e anche il primo album che vede il ritorno della tastierista e chitarrista Gillian Gilbert, uscita dalla band nel 2001 per motivi personali. Ma soprattutto è il primo lavoro realizzato senza il bassista Peter Hook, ovvero colui che si considera (e che molti considerano) il vero depositario dell'eredità dei Joy Division prima e dei New Order poi.

Dalla reunion del 2011 in avanti Hook non ha perso occasione per definire in maniera sprezzante la decisione di Bernard Sumner e soci di andare avanti senza di lui (e verrebbe da dire anche senza il suo permesso). Il risultato però è che il gruppo si è cementato attorno a un'idea forte e ha tolto tutte le possibili ruggini di dosso con un'ampia attività live. E ne è uscito il miglior lavoro da "Technique" (inizio 1989, quando i muri erano ancora in piedi). Un lavoro di equilibrio. Tra passato e presente, tra suoni classici e contemporanei, tra synth e chitarre. Perché se elettronica e sei corde sono sempre stati i due poli attorno ai quali hanno gravitato le composizioni del gruppo (con l'aggiunta di una sezione ritmica trascinante), nelle ultime (non eccelse) prove in studio il peso si era spostato decisamente sulla chitarra. Il rientro della Gilbert ha riequilibrato le cose, risultando alla luce dei fatti più pesante dell'assenza di Hook, coperta dignitosamente da Tom Chapman.

Dal brano d'apertura (e primo singolo) "Restless" alla chiusura di "Superheated" (con il contributo di Brandon Flowers dei Killers), l'album scorre via fluido e coinvolgente, dove i brani, pur nella loro varietà, si fondono l'uno nell'altro quasi come nel set notturno di un disco club. L'elettronica è l'architrave sulla quale si poggiano le architetture musicali di "Music Complete", che sono il più delle volte cristallinamente pop, come in "Singularity", e alle quali la voce di Sumner, per timbro e freschezza assimilabile a quella di un trentenne, aggiunge un naturale tocco di levità. In altri frangenti si fanno più cupe e rarefatte, come in "Plastic" (con una base disco oscura che sta a metà tra "I Feel Love" di Donna Summer e "Welcome To The Pleasure Dome" dei Frankie Goes To Hollywood) o nel quasi recitato di Iggy Pop in "Stray Dog". C'è spazio anche per un funky elettrico di grande impatto come "People On The High Line".

Qualche cedimento qua e là si avverte (il recitato in italiano di "Tutti Frutti", al limite del parodistico, e la squilibrata "The Game" che si affloscia nel ritornello) non incrina il risultato complessivo. Che piacerà più a chi ha superato la quarantina. Ma a volte fare una scelta di campo è salutare oltre che necessario. Per non affogare in mezzo al guado.