Gli stranieri nati o residenti da anni in Italia potranno ottenere il diritto di cittadinanza a due condizioni: obbligo della frequenza scolastica e vincolo del permesso di soggiorno di lunga durata da parte di uno dei due genitori. Lo affermano due emendamenti a firma Sc e Ncd che hanno messo d'accordo la maggioranza in Commissione Affari Costituzionali alla Camera. Secondo Sel "l'intesa raggiunta rappresenta un compromesso al ribasso".
La deputata di Sel Celeste Costantino ha fatto presente che "l'emendamento proposto da Ncd e approvato in Commissione prevede che il genitore straniero debba essere in possesso del permesso di soggiorno Ue di lungo periodo". "Peccato - ha aggiunto - che le condizioni per ottenere questo tipo di permesso siano molto stringenti e tra i requisiti necessari figurano anche particolari condizioni economiche e standard abitativi penalizzanti".
Kalid Chauki, deputato del Pd, ha invece posto l'accento sulle prospettive offerte dall'accordo sul ddl cittadinanza. "Si tratta di una riforma importante per il futuro dell'Italia - ha detto - che andava condivisa con il numero più ampio possibile di forze politiche". E ha aggiunto: "Per questo, l'accordo di maggioranza e, auspico, l'appoggio di parte della minoranza è un ottimo risultato".