Gdf nelle sedi della Banca Popolare di Vicenza, indagato il presidente Zonin
Le accuse sono di aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza. Perquisiti, oltre alla sede principale, anche gli uffici di Milano, Roma e Palermo. L'istituto: piena collaborazione
La guardia di finanza ha perquisito, su disposizione della Procura di Vicenza, la sede amministrativa e legale della Banca Popolare di Vicenza e gli uffici direzionali di Milano, Roma e Palermo. Nell'inchiesta, scaturita da esposti da parte di correntisti, sono indagati per aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza il presidente della banca, Giovanni Zonin, noto imprenditore vinicolo, e l'ex direttore generale dell'istituto, Samuele Sorato.
Le perquisizioni, secondo quanto riferito dalla Procura, non riguardano solo le sedi della Popolare di Vicenza, ma anche gli indagati e altre persone non iscritte nel registro.
Lunedì l'aumento di capitale - Lunedì la Banca Popolare di Vicenza ha varato un aumento di capitale fino a 1,5 miliardi di euro con la garanzia di Unicredit. In una nota l'istituto ha parlato di "importante passo avanti nella realizzazione del piano di rilancio con il completamento del consorzio di collocamento". Nel consorzio per l'aumento e la quotazione in Borsa entrano la stessa Unicredit, Bnp Paribas accanto a Deutsche Bank, Jp Morgan e Mediobanca. La ricapitalizzazione avverrà ad aprile 2016.
L'istituto: "Piena collaborazione" - "Piena collaborazione da parte della dirigenza e del personale della Banca Popolare di Vicenza". Lo scrive in una nota l'istituto di credito. "Si tratta di indagini preliminari ritenute indispensabili per accertare eventuali responsabilità soggettive, come si evince dal comunicato firmato dal Procuratore", si legge ancora.
La riunione del Comitato esecutivo della Banca, indetta per martedì pomeriggio e presieduta dal consigliere delegato e direttore generale Francesco Iorio, secondo quanto annunciato, "si svolgerà come previsto".
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