Giorgio Ferrini e Gaetano Scirea, due giocatori indimenticabili, due capitani che hanno scritto la storia del Toro e della Juventus in Italia e nel mondo. Proprio i due simboli delle due squadre di Torino, fino al 15 novembre, sono i protagonisti della mostra "Capitani Coraggiosi", organizzata dal Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata, in collaborazione il Consiglio Regionale del Piemonte.
Giorgio Ferrini soprannominato la Diga e Gaetano Scirea icona di correttezza e signorilità hanno lasciato un segno indelebile nel calcio italiano e non solo, diventando negli anni esempi dentro e fuori dal campo.
Non manca il ricordo di chi li ha conosciuti. Paolo Pulici descrive il capitano del Toro come un combattente: "Da giovanissimo, nelle mie prime partitelle d'allenamento con la prima squadra venivo sempre marcato da Giorgio Ferrini che, per obbligarmi a tenere i gomiti alti, mi riempiva di pugni ai fianchi. Un giorno non ce la feci più e con un gomito troppo alto colpii Giorgio al naso facendolo sanguinare. Lui allora mi disse: Adesso sì che sei del Toro”. Dino Zoff ricorda il capitano bianconero come una persona timida: “Scirea era un ragazzone taciturno, buonissimo. All'inizio mi sembrava troppo perfetto per essere vero: a volte i timidi appaiono meglio di quello che sono, vale anche per me. Invece era così sincero e puro, senza sovrastrutture. Aveva il pudore delle parole, così raro sempre e di più adesso, in mezzo a questo boato".
La mostra sarà visitabile fino 15 novembre al Museo del Toro, presso villa Claretta Assandri in via La Salle 87 a Grugliasco, nei giorni di sabato dalle 14 alle 19 e di domenica dalle 10 alle 19.