Si è presentata come a una premiere la diva del cinema Gina Lollobrigida, 88 anni, davanti ai giudici dell'ottava sezione penale del Tribunale di Roma, che, però, dopo averla fatta attendere otto ore, non hanno potuto ascoltarla, perché l'udienza si era protratta oltre il tempo massimo. L'attrice era stata convocata come parte offesa nel processo a carico di Javier Rigau, che è accusato di truffa e falso per aver fatto credere, tramite dei documenti, di aver sposato la Lollo.
Si sono ritrovati faccia a faccia nei corridoi del tribunale la "Bersagliera" e il playboy spagnolo per quel documento firmato dalla Lollobrigida di fronte a un notaio e grazie al quale Rigau è riuscito a contrarre matrimonio per procura nel 2010 a Barcellona.
Ma all'attrice, dopo otto ore di attesa, non è stato possibile testimoniare contro queste finte nozze. Il tempo dell'udienza era scaduto: prima di lei erano sfilati il notaio e tutte le sue collaboratrici, oltre a un legale iberico un tempo amico di Rigau.
"Non voglio dire niente, è una storia che mi ha ferito", ha detto la star ai cronisti presenti. Il suo legale, Fabrizio Siggia, ha chiesto l'acquisizione di una serie di documenti e pubblicazioni riguardanti Rigau.