ALBUM TRIBUTO PER I 40 ANNI DI CARRIERA

Ivan Cattaneo: "Non solo cover, vi svelo il mio lato più intimo e nascosto"

Esce "Un tipo atipico", l'album tributo all'artista che festeggia 40 anni di carriera e si racconta a Tgcom24 tra passato e futuro

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Anche si vede poco in tv, Ivan Cattaneo continua a fare e vivere della sua musica. Nel cassetto ha più di 800 brani, e quando ha scoperto l'album tributo, per i 40 anni di carriera, è impazzito di gioia. Perché a omaggiarlo non sono i colleghi famosi, ma giovani che hanno scelto i primi brani d'autore per "Un tipo atipico" che esce il 18 settembre. "Hanno evidenziato il mio lato un po' nascosto, quello da cantautore", racconta a Tgcom24.

Al doppio album, pubblicato dalla neonata etichetta Soter, hanno partecipato musicisti ed interpreti come Garbo, Gianni Leone del Balletto di bronzo, Banda Osiris, Montefiori Cocktail, Alberto Stylòo, Alessandro Orlando Graziano, Giovanni Block, Susanna Parigi, Dario Faini e tanti altri...

Ivan, perché ti fai vedere poco?

Un po' è una mia scelta, un po' sono stato costretto, per dimenticanze varie. Ho sempre lavorato e vado avanti a fare le mie cose, sto preparando anche un'altra mostra di quadri, sono sempre attivo. Forse la parte divulgativa, quella più pop, è più difficile. Ma i tempi sono cambiati, e sarei ridicolo e anacronistico se mi mettessi in competizione con i cantanti di oggi.

Parliamo di questo album tributo, come è nato?
Non ne sapevo nulla. E' stata una sorpresa, giuro. Ho cominciato a sospettare qualcosa quando Garbo mi ha detto che aveva inciso 'Scarabocchio'... Sono molto felice per hanno evidenziato il mio lato un po' nascosto, quello da cantautore. Ma l'hanno scelto loro e non potevo intromettermi. Sono stati tutti molto rispettosi dei pezzi ma anche molto creativi, non hanno imitato, hanno spaziato con la fantasia...

In copertina appari con un cerotto, hai ancora delle ferite aperte?
Per carattere tendo a dimenticare ma credo di essere il cantante che ha avuto il passato più trasversale di tutti. Sono nato come cantautore negli anni 70, ho avuto più successo negli 80 con i pezzi degli anni 60 e non miei... Quindi da una parte ho una rabbia profonda e dall'altra una grande soddisfazione perché ho saputo reinterpretare bene le canzoni, ho lanciato un filone vintage e revival..

Le cover ti hanno un po' penalizzato però..
A volte scherzavo e dicevo questa 'Zebra a pois' mi si è appiccicata talmente tanto addosso che è diventata una lebbra... Le cover hanno oscurato il mio lavoro di cantautore. Ma continuo a scrivere canzoni, ne ho più di 800 nel cassetto.

Facevi le cose che fanno ora nei talent, hai anticipato i tempi...

Vero, sono stato anche un antesignano con Music Farm. Ma i talent non mi piacciono. La vera musica non passa più in tv. I ragazzi dei talent sono dei poveri orfani annunciati. Sono dentro un contenitore iper protettivo, le canzoni sono già scritte, hanno tutto pronto, c'è chi dice loro come vestirsi, cosa dire.. magari hanno anche un successo enorme, ma poi quando sono fuori e devono barcamenarsi da soli le varie Giusy Ferreri e Marco Carta finiscono nel dimenticatoio. Noi, e ti cito Renato Zero e Patty Pravo, ci facevamo il look, pensavamo a tutto.

Cosa deve avere un giovane per emergere?

Deve stupire, non deve fare una cosa che ha già fatto un altro, nei talent cantano tutti bene, ma cantano tutti allo stesso modo. C'è una maleducazione musicale, avere una bella voce è un dono di natura, come avere un bel nasino o un bel culo, ma se non ci metti la creatività dove vai? Attenzione perché questo non è solo un pensiero da intellettuale, se ci pensi bene da 35 anni Madonna continua a vendere dischi, in un talent l'avrebbero buttata fuori subito, o Jovanotti, che di certo non sa cantare, ma ha un suo mondo poetico molto bello...

Chi ti piace?

Fra tutti Andrea Nardinocchi. Anche Mengoni è bravo e ha una bellissima voce, ma non so se ha i contenuti...

Esiste un nuovo Ivan Cattaneo?
Io mi rinnovo sempre, faccio dei video racconti, con quadri che si muovono, c'è l'immagine, la pittura, ci sono le canzoni... Sperimento dagli anni 70. Per questo il prossimo lavoro sarà un dvd con i video tra arte e canzoni.

E Sanremo?
Ci ho provato l'anno scorso con il brano 'Madama di vento', era piaciuta ma poi volevano farla cantare a Patty Pravo... Il progetto si è arenato. Era una canzone nata nel 1973 a casa di Nanni Ricordi con Fabrizio De André. Eravamo un po' alticci e all'improvviso mi sono messo a cantare questa canzone che volevo dedicare a una lesbica, da contrapporre alle sue prostitute. Fabrizio era molto divertito... L'ho tenuta in un cassetto e un giorno rileggendo il testo l'ho trovato attuale, parlava di femminicidio.. Volevo portarla al Festival ma forse non sono abbastanza famoso per la tv o abbastanza raccomandato...