Le torri, le caseforti, i palazzi medievali e le caratteristiche vie del centro storico fanno da fascinosa cornice alla rievocazione storica del Palio di Asti, in programma domenica 20 settembre. I contendenti in gara sono ventuno, come prevede il regolamento, pronti a contendersi il drappo con le insegne della città e l'immagine San Secondo, il Santo Patrono. Il drappo quest'anno è opera del Maestro torinese Sergio Unia, al quale la città dedica una mostra personale allestita a Palazzo Alfieri, presso la Fondazione Guglielminetti.
La nascita della gara risale al lontano 1275, anno in cui, secondo il cronista dell'epoca Guglielmo Ventura, gli astigiani corsero il Palio per dileggio, sotto le mura della nemica città di Alba, devastando le vigne circostanti. Oggi la tradizione è più viva che mai, con i diversi Comitati pronti a scendere in lizza dopo aver ottemperato a tutte le tradizioni della vigilia, come le cene propiziatorie, i riti scaramantici, le burle salaci nei confronti dei borghi avversari. Il Palio è preceduto, giovedì 17 settembre alle ore 21, dal Palio degli Sbandieratori, ospitato in piazza San Secondo. Venerdì 18 in piazza Alfieri a partire dalle 14.30, si svolgono invece le prove ufficiali, con ingresso gratuito, mentre fin dal mattino sono aperte le bancarelle del mercatino medievale in piazza Statuto, disponibili anche nella giornata di sabato. Sabato 19, dopo la presentazione dei cavalli e dei fantini, e la loro iscrizione ufficiale alla gara, si svolgono, alle 14,45 da piazza Roma, la “Sfilata dei Bambini” corteo in costume di oltre 900 giovanissimi, che confluiscono in piazza Alfieri per assistere alle prove del Palio.
La giornata di domenica 20 settembre si apre con la benedizione dei cavalli e dei fantini nelle parrocchie cittadine. Alle ore 11 c'è l'esibizione degli sbandieratori in piazza San Bernardo, mentre alle 14 prende il via il sontuoso corteo storico, composto da oltre milleduecento figuranti in costume medievale, che da piazza Cattedrale percorre le vie del centro. Alle 16 in piazza Alfieri si svolge la corsa del Palio, con ventuno comitati in gara.
In occasione della manifestazione, Asti si propone nel suo lato migliore: il visitatore può scoprire monumenti e musei, tra cui da quest'anno il nuovissimo Museo del Palio, ospitato presso le sale al piano terra del quattrocentesco Palazzo Mazzola, che ripercorre la storia della corsa e propone una serie di approfondimenti tematici. Oppure si può passeggiare tra botteghe di antiquari e mercatini, torri merlate e splendidi cortili; in corso Alfieri, l'antica via Maestra, la splendida sede di Palazzo Mazzetti, sede del Museo Civico, ospita la mostra ”Dal nostro inviato al fronte, 100 anni gi guerre nei reportage dei cronisti de La Stampa”,
Naturalmente le buone forchette trovano ad Asti tutte le prelibatezze della gastronomia locale, dal tartufo bianco (di cui si celebra la Fiera Regionale tubero il 14 e 15 novembre, agli agnolotti "gobbi” da gustare in abbinamento al vino barbera; alla "bagna cauda”, la portentosa salsa di acciughe, aglio e olio nella quale intingere le verdure del Tanaro; dal "bonet" al cioccolato, ai fragranti amaretti annegati in un profumato calice di Asti Spumante.
Il Palio di Asti è organizzato dal Comune di Asti con il sostegno di Regione Piemonte, Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, Banca Cassa di Risparmio di Asti S.P.A
Il programma completo della manifestazione e le informazioni per assistervi sono online sul sito ufficiale www.palio.asti.it