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"Da Raffaello a Schiele", in mostra a Milano i capolavori di Budapest

In occasione di Expo, 76 opere lasceranno il Museo di Belle Arti ungherese per essere esposte nelle sale di Palazzo Reale

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Milano incontra Budapest. E, in particolare, Palazzo Reale diventa la dimora di alcune opere della ricca raccolta del Museo di Belle Arti ungherese. Capolavori che vanno dal Medioevo al Novecento, "Da Raffaello a Schiele", come titola appunto la prestigiosa mostra che sarà allestita nel capoluogo lombardo in occasione di Expo, dal 17 settembre 2015 al 7 febbraio 2016.

"Da Raffaello a Schiele", in mostra a Milano i capolavori di Budapest

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Raffaello Sanzio (Urbino 1483 – Roma 1520) Madonna col Bambino e san Giovannino (Madonna Esterhazy) 1508 ca. Tempera e olio su tavola, 28,5x21,5 cm ©Museum of Fine Arts, Budapest 2015
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Domenikos Theotokopoulos detto El Greco (Candia 1541 - Toledo 1614) San Giacomo minore 1585-1590 ca. Olio su tela, 49,5x42,5 cm ©Museum of Fine Arts, Budapest 2015
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Maestro di Okolicsnó Il compianto di Cristo 1500-1510 Tempera a olio e albume su tavola di abete, con doratura, 133x99 cm Galleria Nazionale Ungherese ©Museum of Fine Arts, Budapest 2015
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Annibale Carracci (Bologna 1560 - Roma 1609) Cristo e la samaritana 1597 ca. Olio su tela, 76,5x63,5 cm ©Museum of Fine Arts, Budapest 2015
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Anonimo pittore attivo a Roma Ragazza dormiente 1610-1620 ca. Olio su tela, 67,5x74 cm ©Museum of Fine Arts, Budapest 2015
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Laurent De La Hyre (Parigi 1606 – 1656) Teseo, aiutato dalla madre Etra, trova le armi nascoste del padre 1635-1636 ca. Olio su tela, 141x118,5 cm ©Museum of Fine Arts, Budapest 2015
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Sebastiano Ricci (Belluno 1659 - V enezia 1734) Betsabea al bagno 1724 ca. Olio su tela, 118,5x199 cm ©Museum of Fine Arts, Budapest 2015
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Lucas Cranach Il Vecchio (Kronach 1472 c a. - Weimar 1553) Salomè con la testa di San Giovanni Battista 1526-1530 ca. Olio su tavola, cm 88,4x58,3 ©Museum of Fine Arts, Budapest 2015
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Albrecht Dürer (Norimberga 1471 – 1528) Ritratto di giovane 1500-1510 ca. Tavola di abete, cm 42,8x34,5 ©Museum of Fine Arts, Budapest 2015
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Domenikos Theotokopoulos detto El Greco (Candia 1541 - Toledo 1614) Maddalena penitente 1576 ca. Olio su tela, 156,5x121 cm ©Museum of Fine Arts, Budapest 2015
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Artemisia Gentileschi (Roma 1593 - Napoli 1654) Giaele e Sisara 1620 Olio su tela, cm 86x125 ©Museum of Fine Arts, Budapest 2015
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Salvator Rosa (Napoli 1615 - Roma 1673) Baia con rovine 1640-1643 ca. Olio su tela, 87,5x111 cm ©Museum of Fine Arts, Budapest 2015
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Peter Paul Rubens (Siegen (Nassau) 1577 - Anversa 1640) Testa d’uomo 1616-1619 ca. Olio su tavola, 55x42 cm ©Museum of Fine Arts, Budapest 2015
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Peter Paul Rubens (Siegen 1577 - Anv ersa 1640) Anthonis Van Dyck (Anversa 1599 - Londr a 1641) Muzio Scevola davanti a Porsenna 1618-1620 ca. Olio su tela, 187x156 cm ©Museum of Fine Arts, Budapest 2015
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Anthonis Van Dyck (Anversa 1599 - Londra 1641) Ritratto di coniugi 1618 ca. Olio su tela, cm 112x131 ©Museum of Fine Arts, Budapest 2015
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Diego Rodríguez De Silva Y Velázquez (Siviglia 1590 - Madrid 1660) Il pranzo 1618-1619 ca. Olio su tela, cm 96x112 ©Museum of Fine Arts, Budapest 2015
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Giovanni Battista Tiepolo (Venezia 1696 - Madrid 1770) Apparizione di San Giacomo Maggiore nella battaglia di Clavijo 1749-50 Olio su tela, cm 317x163 ©Museum of Fine Arts, Budapest 2015
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Giovanni Antonio Canal detto Canaletto (Venezia 1697 – 1768) Molo a Dolo 1756 ca. Olio su tela, cm 30,5x44,5 ©Museum of Fine Arts, Budapest 2015
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Paul Cézanne (Aix-en-Provence,1839 - 1906) Il Buffet 1877-1879 Olio su tela, cm 65,5x81 ©Museum of Fine Arts, Budapest 2015

Il museo di Budapest - Il Museo di Belle Arti di Budapest conserva una tra le più importanti collezioni di dipinti del mondo, con opere che coprono un arco temporale immenso, che va dal Medioevo al Novecento. Aperto al pubblico nel 1906, grazie alle donazioni e ai lasciti di nobili e prelati ungheresi, ha continuato a portare avanti negli anni una politica di ampliamento senza sosta. Fino all'esposizione delle opere di Poussin, El Greco, Monet e Corot.

La mostra - Otto sale che ripercorrono quattro secoli di storia dell'arte. Dalla prima, dedicata all'Alto Rinascimento italiano, dove per armonia e bellezza spicca la Madonna Esterhazy di Raffaello (ca. 1508). All'ultima, che raccoglie una serie di opere di pittura e di grafica dall'Impressionismo alle Avanguardie. A emergere, in questo caso, due tele di grande importanza storica: la Donna con il ventaglio (1862) di Edoaurd Manet, in cui è ritratta la moglie di Monet, Camille, e la meravigliosa Credenza (1877), esemplare natura morta di Paul Cézanne.

"Una prestigiosa collaborazione" - L'allestimento, curato da Stefano Zuffi, è prodotto e organizzato da Palazzo Reale di Milano, Arthemisia Group e 24 ORE Cultura - Gruppo 24 ORE. E sancisce una nuova collaborazione tra il museo ungherese e il Comune di Milano: “Una prestigiosa partnership internazionale che contribuisce ad arricchire il palinsesto di Expo in Città -ha dichiarato l'assessore alla Cultura Filippo Del Corno-, offrendo a milanesi e visitatori un'occasione preziosa per conoscere la storia dell'arte europea e le radici della nostra cultura".

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