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Siria, Assad all'Occidente: lascio solo se il popolo me lo chiede

"Il presidente non lascia per decisione degli Stati Uniti, del Consiglio di sicurezza dell'Onu o della Conferenza di Ginevra".

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"Se il popolo desidera che il presidente rimanga, lui rimane, altrimenti dovrebbe lasciare immediatamente". Così il presidente siriano, Bashar Al Assad, in un'intervista ai media russi si dice pronto a lasciare il potere ma solo dietro richiesta del popolo. Perché "il presidente non lascia per decisione degli Stati Uniti, del Consiglio di sicurezza dell'Onu o della Conferenza di Ginevra".

"Se il popolo desidera che il presidente rimanga, lui rimane, altrimenti dovrebbe lasciare immediatamente, questa e' la mia posizione di principio su questo tema", ha aggiunto Assad rispondendo a una domanda sulla sua disponibilità a rassegnare le dimissioni da capo dello Stato se necessario.

Assad ha quindi dichiarato che "sin dall'inizio" della crisi siriana "la campagna dei media occidentali si concentrava sul fatto che l'intero problema fosse il presidente stesso. Hanno tentato di dare l'impressione che il problema della Siria derivasse da una persona" ha denunciato il presidente siriano.

Isis, responsabilità dell'Occidente - La Turchia e l'Occidente riforniscono i jihadisti di Jabhat Al Nusra e i terroristi dell'Isis che combattono in Siria di armi, soldi e volontari: per il presidente siriano Bashar Al Assad "è un dato di fatto". Ciononostante, il leader siriano, in un'intervista ai media russi, si dice pronto a cooperare con l'Occidente nella lotta al terrorismo, perché i Paesi occidentali "stando dalla parte dei terroristi non possono combattere il terrorismo da soli".

Assad critica esplicitamente l'Europa sulla questione Isis. "L'afflusso massiccio di profughi è responsabilità dell'Europa visto che ha sostenuto e continua a sostenere e a coprire il terrorismo", ha detto il presidente siriano in un'intervista ai media russi. "L'Europa chiama i terroristi 'moderati' - ha proseguito Assad - e li divide in gruppi, ma tutti loro sono estremisti".

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