Erano convinti di essere sfuggiti alla furia dell'alluvione che tra domenica e lunedì ha messo in ginocchio il Piacentino. E hanno scritto un messaggio su Facebook: "Sommerso da un fiume d'acqua. Ho rischiato di rimanerci. Grazie ai miei angeli". Poi Luigi e Filippo Agnelli, padre e figlio, hanno preso la macchina per raggiungere Como. Ma non sono mai arrivati. Di loro non si hanno più notizie e l'avvistamento della carcassa di un'auto fa temere il peggio.
Ecco l'ultimo post pubblicato da Luigi Agnelli: "Mi è straripato il Nure in faccia... Sommerso da un fiume d'acqua... Ho rischiato di rimanerci. Ora so cosa provano e hanno provato le vittime dei fiumi in piena. Terrore... Grazie ai miei Angeli".
Poco dopo i due sono saliti a bordo della loro macchina. I familiari si sono insospettiti perché i due telefoni, nel corso della mattinata di lunedì, risultavano muti. In un primo momento hanno attribuito il disguido ai danni alla linea telefonica, poi hanno dato l'allarme a vigili del fuoco e forze dell'ordine, che si sono uniti alle ricerche e agli aiuti insieme al Soccorso Alpino.
Si teme possano esser stati travolti dalle acque in seguito al cedimento di decine di metri di strada provinciale nelle località devastate dalla furia dell'alluvione.
Avvistata la carcassa di un'auto - L'elicottero AW139 dell'Aeronautica militare ha infatti avvistato dall'alto, al centro del greto del fiume Nure nei paraggi del ponte di Carmiano, la carcassa di un'auto che potrebbe essere quella dei due uomini. Il colore della lamiera e la scritta Jeep sulle ruote fanno pensare che si tratti proprio del fuoristrada con cui i due stavano andando verso una clinica di Como per un intervento chirurgico.