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Tasse patrimoniali: nel 2014 sono costate 48,6 miliardi di euro

Le imposte che più gravano sulle tasche degli italiani sono quelle relative agli immobili: 24,7 miliardi di euro lo scorso anno

dal-web

Nel corso del 2014 gli italiani hanno versato 48,6 miliardi di euro in tasse patrimoniali. Una cifra che nel 2015 potrebbe rimanere invariata, ma che nel 2016 - con la conferma dell'esecutivo riguardo il taglio alle imposte sulla prima casa - potrebbe scendere di circa il 10%.

In termini di valore la Cgia stima, quindi, un risparmio di circa 4,6 miliardi di euro a partire dal prossimo anno.

Per imposte patrimoniali si intendono quei prelievi fiscali diretti (ovvero quelli che, spiega la Cgia di Mentre, “colpiscono direttamente la capacità contributiva del contribuente senza attendere che si verifichino fatti o atti particolari “) che vengono calcolati in base alla ricchezza posseduta dalle persone in un determinato momento: per esempio l'Imu, il bollo auto, il canone Rai, l'imposta sulle transazioni finanziarie, l'imposta sui beni lusso o le imposte sulle successioni o sulle donazioni.

Stiamo parlando di circa una quindicina di imposte, delle quali però, quelle che più gravano sulle tasche degli italiani sono Imu e Tasi: nel 2014, imprese, lavoratori e famiglie hanno versato 24,7 miliardi di euro. Una cifra in aumento rispetto ai 20,7 miliardi del 2013 (quando si registrò un calo dai 23,9 miliardi del 2012). Una netta differenza si nota poi confrontando il 2014 con il 2010 ed il 2011: anni a cavallo tra l'abolizione dell'Ici (2008) e l'introduzione dell'Imu (2012).

Nel 2010 e nel 2011, infatti, il gettito derivante dalle imposte sulla casa era inferiore ai 10 miliardi di euro contro i quasi 25 miliardi dello scorso anno.

Dopo le imposte sugli immobili, la seconda tassa più “pesante” per gli italiani è l'imposta di bollo, con un gettito di 7,9 miliardi di euro nel 2014, a cui segue il bollo auto, con 6,1 miliardi di euro. Segue poi l'imposta di registro con 4,6 miliardi.

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