40ESIMO ANNIVERSARIO

Stragi, Mattarella a Bologna per le vittime di Ustica e del 2 agosto: "Si faccia di tutto per la verità piena"

Il Capo dello Stato: "La mia presenza qui rappresenta la solidarietà della Repubblica per questo dolore, è il dovere del ricordo"

Sergio Mattarella è a Bologna per la giornata di visita ai familiari delle vittime delle stragi di Ustica e di Bologna, nell'anno del quarantesimo anniversario. Durante la Messa celebrata nella cattedrale di San Pietro, a cui il Capo dello Stato ha partecipato, il cardinale Matteo Zuppi ha lanciato un appello: "Chiediamo ancora che chi sa qualcosa trovi i modi per comunicare tutto ciò che può aiutare la verità".

Dopo il gesto di omaggio alla lapide che ricorda le vittime della barbarie degli stragisti "vi sono poche parole da poter pronunciare: dolore, ricordo, verità", ha poi detto Mattarella, visitando la stazione e rendendo omaggio alla lapide che ricorda i caduti nella sala d'aspetto dove esplose la bomba il 2 agosto. "La mia presenza qui ha questo significato: la partecipazione al dolore che rimane, la solidarietà della Repubblica per questo dolore. Il dovere del ricordo della memoria perché non si smarrisca mai la consapevolezza di quanto avvenuto e che va impedito per il futuro", ha precisato.

Il capo dello Stato ha anche parlato dell'importanza di "ribadire la sollecitazione a sviluppare ogni impegno per la verità. Il dolore per le vittime, per tante donne, uomini, bambini, assassinati dalla violenza del terrore stragista. Ognuna di queste persone aveva una storia, una prospettiva di vita, un futuro che è stato rimosso, sottratto loro e cancellato. E' stata sconvolta la vita di molti familiari. Questo ha indebolito il nostro Paese nella società. Un dolore, ha aggiunto, che "non è estinguibile. È una ferita che non può rimarginarsi e che per questo chiede ricordo. Il ricordo delle vittime anzitutto di quel che è avvenuto, per essere vigili, per evitare che si ripetano, che si ripeta qualunque avvisaglia di strategia del terrore come quella che allora fu messa in campo".

"Nel ricordo rientra anche rammentare la reazione di Bologna, dei bolognesi. Una reazione immediata di soccorso per i feriti, una reazione civile, determinata, composta, con molta forza a difesa della vita, della libertà, della democrazia, contro lo stragismo e contro la strategia del terrore. Una reazione che è stata accompagnata da tutta Italia, una reazione che ha rafforzato la nostra democrazia, che ha sconfitto lo stragismo e le sue strategie criminali".

"Questo ricordo naturalmente sarebbe incompleto e inefficace se non accompagnato come è stato fatto in questi anni costantemente dai familiari delle vittime dell'associazione che le rappresenta dalla richiesta di verità piena. E questo e' il terzo elemento che vorrei sottolineare - ha proseguito Mattarella -. L'esigenza di piena verità, di giustizia completa che è stata perseguita con determinata e meritoria ostinazione dall'azione giudiziaria, dalla sollecitazione dei cittadini, dei familiari delle vittime contro ogni tentativo di depistaggio e di occultamento. E questo richiede naturalmente che si faccia di tutto, con un impegno completo e senza alcuna riserva, perché la verità venga raggiunta in pieno".