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A "Popular" "Entroterre", il festival che cerca l'incontro tra generi

Tgcom24 ha incontrato Luca Damiani, il direttore artistico della kermesse che fino al 19 settembre metterà in scena oltre 70 eventi

di Giancarlo Bastianelli

© Ufficio stampa

Prosegue l’edizione 2020 di "Entroterre Festival" e, fino al 19 settembre, in Emilia-Romagna, porta in scena oltre 70 eventi con l’obiettivo di fare cultura e valorizzare il territorio. Il Festival creato nel 2016, è guidato dal presidente il violoncellista Luigi Pretolani e dal Vice presidente Andrea Bonacini. Ne è direttore artistico Luca Damiani, scrittore di successo, critico musicale a sua volta musicista, diplomato in chitarra classica e Fonologia al Conservatorio di Firenze e in Storia della Musica e laureato in Lettere all'Università di Firenze.

Luca conduce su "Rai Radio 3", il programma musicale di culto "Sei Gradi". Attesa per il concerto del trio Servillo, Girotto, Mangalavite suonerà il trenta luglio a Rubiera... "Si, credo sia un progetto che incarni la filosofia del nostro festival - dice Luca Damiani -, il suo voler essere un incontro tra generi: la musica cantautorale degli Avion Travel di cui Peppe Servillo è cantante, ma anche il Jazz e la musica argentina con Javier Girotto al sax e Natalio Mangalavite al pianoforte. Suoneranno brani dal loro disco più recente: “Parientes”, il terzo dopo “L’Uomo di Cordoba” e “Futbol”. Nei giorni scorsi sono già stati protagonisti separatamente di due concerti: il primo con Peppe Servillo e l’orchestra del festival "Entroterre", che già nelle passate edizioni ha fortemente impressionato gli stessi musicisti che si sono esibiti con questo ensemble. Hanno eseguito in questa occasione musiche di Javier Girotto, che ha anche lui suonato nel corso della serata. Nel secondo concerto, con musiche di Natalio Mangalavite, Peppe Servillo ha letto e interpretato scritti di Maurizio de Giovanni da “Il resto Della Settimana”, con un ottimo riscontro da parte del nostro pubblico, che si è dimostrato competente ed eterogeneo".

Il 29 luglio nel Duomo di Bertinoro la seconda esibizione nel corso del festival per Rinaldo Alessandrini ed il Concerto Italiano.

L’ensemble del Maestro Alessandrini si è già esibito nei giorni scorsi a "Entroterre", con un repertorio di musiche del sei e settecento, mentre il concerto del 29 ha riguardato Johan Sebastian Bach. E’ un grande piacere ospitare l’ensemble che si è dimostrato negli anni uno dei migliori al mondo ed ha avuto il grande merito di ampliare il pubblico della musica barocca, facendo aumentare l’interesse verso questo genere musicale e nei confronti del periodo storico nel quale è collocato.

Paolo Restani il 19 agosto, proporrà un recital pianistico

Sì alla Rocca di Novellara dalle 21.15 eseguirà composizioni di Rachmaninov, Listz e Chopin... Restani è un musicista di grande talento, che possiamo ancora annoverare tra i giovani pianisti e che proporrà un repertorio emozionante, che comprende il meglio della produzione pianistica classica.

Il vostro festival pensa sempre a radicarsi ancora di più nel territorio?

Potrei paragonarlo ad un albero con molti rami: dal vino, al food, per arrivare al concorso fotografico e naturalmente alla musica, che ne è protagonista. In questi anni abbiamo pensato di aumentare il nostro radicamento del territorio ed in futuro non escludiamo di andare oltre l’Emilia Romagna. Quest’anno in particolare, vista la situazione legata al covid, tutto lo staff si è impegnato a far partire regolarmente il festival, nel rispetto delle norme.