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Tommaso Onofri, una discarica intorno alla sua lapide

A pochi giorni dall'undicesimo compleanno del bimbo di Parma ucciso a 18 mesi nel 2006, la mamma torna a denunciare la presenza di rifiuti intorno al cippo, al Traglione, che ricorda il luogo dell'infanticidio

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Il 6 settembre avrebbe compiuto undici anni, ma la vita del piccolo Tommy è stata spezzata a 18 mesi nel 2006. E la sua memoria continua a essere infangata. A pochi giorni da quel compleanno la mamma del piccolo Tommaso Onofri torna a denunciare via Facebook la situazione di degrado in cui si trova il luogo dell'infanticidio di suo figlio, al Traglione, a Parma.

Sacchi di spazzatura, bottiglie vuote, una sedia rotta, intorno a quel cippo che ricorda dove fu sotterrato il bimbo preso. Più volte la donna ha denunciato la situazione, più volte ha pulito quel fazzoletto di terra e ora torna a chiedersi se "gli incivili si comportano allo stesso modo anche a casa loro". Intanto, quel cestino a pochi passi da quella pietra resta vuoto.

Dopo la foto di denuncia del degrado su Facebook, la mamma di Tommy, con l'aiuto di alcuni familiari, annuncia di aver ripulito il luogo della memoria dalla spazzatura e dall'erba alta per ricordare il figlio, domenica, nel giorno che sarebbe stato del suo undicesimo compleanno.

"Se c'è il sole - scrive sempre su Facebook, a distanza di poche ore - ci troviamo tutti al Traglione alle 16.30 per una messa in tuo ricordo, amore grande".

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