Università, professioni sanitarie: assalto a Fisioterapia
Boom di iscritti al test d'ingresso dove passa di media un candidato su 14. Con punte folli di 1 su 31 come nel caso dell’Università di Pisa. Logopedia, Dietistica e Ostetricia sono nella classifica dei corsi più selettivi
Italia paese della moda e anche delle mode. Solo così si spiega l'enorme interesse per accedere ad alcuni dei corsi delle Professioni Sanitarie, di cui oggi si svolgono le prove di ammissione. Sarà una lotta all'ultimo sangue. Almeno per parte degli iscritti. Diventare fisioterapisti, logopedisti, dietisti o ostetrici è ben più difficile che diventare medici: in base al rapporto tra posti disponibili e candidati, per queste facoltà le possibilità sono minori rispetto a Medicina. E' quanto emerge da una rielaborazione di dati di Skuola.net sul rapporto tra posti disponibili e iscritti al test di professioni sanitarie 2015 di un campione di 14 università italiane. Per contro, c'è anche chi avrà un destino più facile: sono quei candidati iscritti ai test per i corsi di laurea "dimenticati" delle Professioni Sanitarie. Per loro, il successo è assicurato.
TEST PROFESSIONI SANITARIE: ASSALTO A FISIOTERAPIA - Il test da incubo per eccellenza? Fisioterapia. Di media passerà solo un candidato su 14. Ma ci sono atenei dove la sfida sarà particolarmente difficile: si tratta ad esempio dell'Università di Pisa, dove per 680 iscritti saranno disponibili solo 22 posti. E quindi? Passerà solo 1 su 31. A Cagliari non va meglio: per diventare fisioterapisti c'è solo 1 posto ogni 25 persone. Messina? Passa solo 1 su 23. Di contro è a Brescia la situazione migliore: se qui entra 1 candidato su 9, però, non bisogna pensare che sia impresa facile. Basta ricordare che per il test di Medicina, considerato il test selettivo per eccellenza, il rapporto di quest'anno è di 1 su 6.
LOGOPEDIA, DIETISTICA, OSTETRICIA: TEST PROFESSIONI SANITARIE DA INCUBO - All'assalto alla roccaforte del numero chiuso prenderanno parte anche i ragazzi che si fronteggeranno per entrare a corsi come Logopedia, Dietistica, Ostetricia. Anche qui la selezione è durissima. Di media supererà il test di ingresso circa 1 su 9 per Logopedia, 1 su 8 per gli altri due corsi. Insieme a Fisioterapia, sono i più impegnativi dell'anno 2015.
TEST PROFESSIONI SANITARIE: INFERMIERISTICA, SI PUO' FARE - Di contro, ci sono corsi delle professioni sanitarie dove la concorrenza è meno spietata. E ce ne sono altri, addirittura, talmente “snobbati” dalle aspiranti matricole, che i posti disponibili sono superiori alla richiesta. Del primo tipo fa parte Infermieristica: tantissimi sono gli iscritti al test, compensati però da buon numero di posti. Di media entra 1 su 2. Anche qui, tuttavia, esistono differenze tra gli atenei. Se a Brescia c'è posto all'incirca per tutti gli iscritti al test, a Cagliari la spunta solo 1 su 6.
TEST PROFESSIONI SANITARIE "SNOBBATI" - Del tipo "test di serie B", invece, con uno sparuto nugolo di candidati a contendersi, generalmente, pochi posti (ma abbastanza per far contenti tutti e anche di più), fanno parte in particolare 5 corsi: Assistenza Sanitaria, Tecniche Audiometriche, Tecniche Audioprotesiche, Educazione Professionale e Tecniche della Prevenzione sui Luoghi di Lavoro. Qui per entrare la concorrenza è quasi nulla: chi parteciperà al test di Assistenza Sanitaria, ad esempio, ha già un piede in facoltà: il rapporto posti/iscritti alla prova è 1:1.
TEST PROFESSIONI SANITARIE, I FLOP - Mentre quindi le aule per il test di Fisioterapia o Logopedia si affollano, altre rimangono vuote. Succede a Bari: qui Tecniche della Prevenzione sui Luoghi di Lavoro sono stati messi a bando 4 posti. Pochi, pochissimi: ma nessuno li vuole. Le richieste, infatti, sono pari a 0. Più disponibilità che domanda anche alla Statale di Milano, dove per il corso di Assistenza Sanitaria ci sono 30 domande per 19 sedie in aula. Lo stesso accade a Brescia, dove per lo stesso corso sono solo 2 aspiranti matricole a lottare per i 52 posti liberi. A Parma, allo stesso modo, sarà facilissimo entrare al corso di Tecniche Audioprotesiche: 15 sono gli iscritti per 23 banchi. Per loro, la battaglia è già vinta.
SU TGCOM24