L'ivoriano di 18 anni, Mamadou Kamara, accusato del duplice omicidio dei coniugi Solano nella villa di Palagonia (Catania), ha ribadito al gip la sua "totale innocenza". L'indagato ha confermato di avere trovato dentro il cassonetto dei rifiuti il borsone con i cellulari, il pc portatile delle vittime e i pantaloni sporchi di sangue. "Che ci faccio in carcere? Voglio tornare a casa", ha detto. Entro giovedì il gip deciderà sulla convalida del fermo.
Il giudice per le indagini preliminari, Maria Ivana Cardillo, all'uscita del carcere di Caltagirone ha detto che deciderà se convalidare il fermo entro domani. Nessun commento invece da parte del pm Anna Andreatta e dall'avvocato Gianna Catania.
L'ivoriano, ospitato fino a due giorni fa nel Cara di Mineo, è accusato di duplice omicidio aggravato di Vincenzo Solano, 68 anni e di sua moglie Mercedes Ibanez, di 70, assassinati il 30 agosto scorso durante una rapina nella loro villa di Palagonia. Il giovane fin dal momento del fermo continua a dire: "Che ci faccio qui? Voglio tornare a casa".