Nonostante l'altolà della Ue il premier Matteo Renzi tira dritto sulla questione tasse. "Il 16 dicembre gli italiani pagheranno la seconda rata della Tasi - ha detto in un intervento a Rtl 102.5 -, quello è il funerale delle tasse sulla casa". E poi duro: "L'Ue che si gira dall'altra parte sui migranti pensa di venirci a spiegare le tasse. Spero sia stato il caldo: le tasse da tagliare le decidiamo noi, non Bruxelles".
"La Ue si gioca la faccia sull'emergenza immigrazione" - "E' fondamentale che l'Europa si dia bella svegliata e faccia la sua parte" anche perché sul tema dei migranti "si gioca la faccia", ha ribadito. Occorre una "politica unitaria" che tenga insieme accoglienza, rimpatri di chi non ha diritto e che "salvi vite umane.
"L'Italia è ripartita: ora correre, correre" - I dati Istat mostrano dei "segnali, piccoli, che l'Italia è ripartita, guai a chi si ferma adesso, ora bisogna correre correre correre", ha aggiunto. E sulle reazioni di sindacati e Confindustria, il presidente del Consiglio ha sottolineato: "Siamo il governo che non guarda in faccia a nessuno, non siamo il governo dei sindacalisti o dei confindustrialisti, siamo il governo delle persone normali".
"Se si fanno le riforme i risultati arrivano" - "Se fai le riforme - ha quindi affermato - i risultati arrivano, se cambi le cose che devono essere cambiate i risultati arrivano. La Germania ha fatto il Jobs Act tra il 2003 e il 2005, i risultati sono arrivati in questi 10 anni. Se lo avessimo fatto anche noi dieci anni fa... lo abbiamo fatto adesso".
"Ok alle unioni civili entro l'anno" - L'ok alle unioni civili entro l'anno? "Sì, ma molto dipenderà da come andrà la discussione al Senato. Bisogna fare velocemente entro settembre le riforme, poi chiudere entro le prime settimane di ottobre sulle unioni civili", prima della legge di Stabilità, di modo che poi passino alla Camera. "E' un patto di civiltà al quale non rinunciamo", ha detto il premier.
"Scuola, polemiche naturali ma 100mila posti in più" - Renzi affronta poi il tema della riforma della scuola. "Le polemiche - ha detto - sono naturali ma è giusto dire che sulla scuola ci sono 100mila posti lavoro in più. E' la prima volta che l'Italia mette più soldi sui propri figli".
"Cambiare l'Italicum? No, la politica non è Monopoli" - Il premier parla anche di legge elettorale e alleanze. "Cambiare l'Italicum per avere, in cambio, il sostegno di Forza Italia sulle riforme costituzionali? "No, hanno l'idea della politica come un Monopoli, è insopportabile quest'idea. La legge elettorale l'abbiamo fatta con Fi, l'hanno votata anche loro".
"Limiteremo le partecipate per le Province" - Inoltre Renzi ha voluto anticipare alcune misure che saranno inserite nella legge di Stabilità. "Voglio che ci siano meno municipalizzate, che servono soprattutto a mantenere il posto all'ex politico di turno, metteremo un limite alle partecipate per Provincia e un limite ai revisori contabili", ha spiegato.
La replica Ue: "Valuteremo" - L'Europa risponde freddamente alla replica del premier Matteo Renzi sul no al taglio delle tasse sulla casa. La portavoce della Commissione agli affari economici, Annika Breidthardt, spiega che "siamo consapevoli delle recenti dichiarazioni" di Renzi ma "non abbiamo altro da commentare" se non che la legge di stabilità sarà "valutata in autunno" e "la valutazione sarà basata sui fatti e sulle previsioni economiche della Commissione di novembre".