AUMENTO TENDENZIALE

L'Istat rivede al rialzo le stime del Pil Squinzi a Renzi: non è merito nostro

E' l'aumento tendenziale più alto da 4 anni. Il premier: "Le riforme servono". Confindustria: "Non basta". Camusso: "Attenti a propaganda". Disoccupazione ai minimi dal 2013 ma sempre al 12%

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Dati positivi per la crescita in Italia. L'Istat ha rivisto al rialzo il Pil nel secondo trimestre, portandolo a +0,3% (da +0,2%) rispetto al primo trimestre e a +0,7% su base annua (da +0,5%). Si tratta dell'aumento tendenziale più alto da quattro anni. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi plaude su Twitter: "Cresce il Pil, crescono gli occupati, meno disoccupazione. Le riforme servono". Ma Confindustria: "Non è merito nostro".

La crescita acquisita del Prodotto interno lordo per il 2015, cioè quella che si otterrebbe in presenza di una variazione congiunturale nulla nei restanti trimestri dell'anno, risulta pari al +0,6%.

Rivisto al rialzo anche il primo trimestre - Nel primo trimestre del 2015 il Pil italiano è cresciuto dello 0,4%. Lo comunica l'Istat che ha anche rivisto al rialzo il dato congiunturale sui primi tre mesi dell'anno (prima stimato a +0,3%). Il Prodotto interno lordo è quindi risultato positivo per due trimestri consecutivi, come non accadeva dall'inizio del 2011.

La spesa delle famiglie è cresciuta dello 0,4% - La spesa delle famiglie residenti è cresciuta dello 0,4% nel secondo trimestre 2015 rispetto al periodo precedente, raggiungendo l'incremento congiunturale più alto dal quarto del 2010 (quando era sempre +0,4%). Lo rileva l'istituto di statistica spiegando che invece la spesa della P.A. nel primo trimestre è scesa dello 0,2%.

Renzi: "L'Italia riparte dopo anni"
- "Quello che è importante è che l'Italia è ripartita dopo che negli ultimi anni è come se avesse avuto la ruota bucata e una caduta in discesa" mentre i Paesi di testa dell'Europa crescevano. Così Matteo Renzi in un video in cui commenta i dati Istat.

Squinzi: "Non basta e non è merito dell'Italia" - "La crescita del Pil dello 0,3% non basta, anche perché non è merito nostro ma è dovuto solo al dimezzamento del prezzo del petrolio a rafforzamento del dollaro e al Qe". Lpo ha detto il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi. "Noi non abbiamo fatto le pulizie interne, bisogna fare le riforme, solo in questo modo possiamo far ripartire il Paese", ha aggiunto Squinzi.

Camusso a Renzi e Squinzi: "Piedi per terra" - "Se tornassero coi piedi per terra e la smettessero con la propaganda il Paese potrebbe cogliere le opportunità che sembrano prospettarsi". E' la risposta del leader della Cgil, Susanna Camusso, alle parole di Renzi e Squinzi. Per la Camusso, il calo della disoccupazione registrato dall'Istat è "positivo ma va guardato attentamente per capire come e dove intervenire per rafforzare una tendenza che è ancora, purtroppo, marginale rispetto alle reali esigenze del Paese". Infine l'appello: "Evitare la brutta propaganda che produce solo effimere illusioni".