Questa settimana Tgcom24 vi propone anche una prova sui generis: quella della Peugeot 203. Un modello storico del 1955, perfettamente funzionante e conservato nella Galerie Peugeot, col quale abbiamo girato con unʼaura principesca intorno alle colline di San Gimignano e in particolare lungo la strada provinciale del Cornocchio. La 203 ha un ruolo importante nella storia della Casa francese, perché fu progettata in gran segreto nel 1944 durante lʼoccupazione tedesca, per produrla poi dal 1948 al 1960 in quasi 700.000 unità.
Cʼè del gusto a guidare unʼauto così, un piacere di guida che diventa divertimento puro. Capiamo i tanti appassionati di auto dʼepoca che si danno appuntamento in posti spesso irraggiungibili, per il piacere di andarsene in giro con queste auto straordinarie. La nostra Peugeot 203 vola tra le dolci strade toscane con fluidità e la giusta potenza, prima vettura monoscocca della Casa e lʼunica ammortizzata coi suoi telescopici a molla sul retrotreno e idraulici davanti. Lʼauto è bellissima, più ancora è autorevole con la sua originale testa di leonessa in fondo al cofano, che Peugeot ha proposto soltanto su questo modello. Con motore anteriore a testata emisferica e trazione posteriore (lʼanteriore fu scartata perché giudicata troppo costosa), la 203 fu proposta in tante versioni e carrozzerie: berline e cabriolet, furgonette e camionette.
A disegnarla fu Henri Thomas, che sʼispirò alle grandi berline americane ‒ in particolare le Lincoln ‒ per le forme morbide e i parafanghi arrotondati. Peugeot acquistò macchinari nuovi ed efficienti, perché nutriva lʼambizioso progetto di costruirne 300 esemplari al giorno. Il tempo dette ragione di quegli investimenti e la 203 restò negli annali della storia recente Peugeot. Alla fine del suo ciclo di vita, ne furono prodotte 699.163 unità, un buon 10% in versione Camionetta (63.704 unità), ma si contarono anche 1.280 ambulanze, e 16 modelli ebbero lʼonore di partecipare al Tour de France come auto accompagnatrici.