Bracciante morta, indagato anche il titolare dell'azienda agricola
Anche per l'uomo, come per l'autista del gruppo di lavoratori di cui faceva parte Paola Clemente, stroncata da un malore nei campi, si ipotizzano i reati di omicidio colposo ed omissione di soccorso
Il titolare dell'azienda agricola Perrone di Andria in cui lavorava Paola Clemente, la bracciante di 49 anni morta nei campi il 13 luglio, risulta indagato dalla Procura di Trani. Si ipotizzano i reati di omicidio colposo e di omissione di soccorso. Finora era iscritto nel registro degli indagati solo Ciro Grassi, autista del gruppo di braccianti di cui faceva parte la donna.
Al più presto il pm di Trani conferirà l'incarico per la riesumazione e l'autopsia sul corpo di Paola Clemente, la 49enne stroncata a luglio da un malore mentre lavorava nei campi dell'azienda agricola 'Perrone' di Andria.
Intanto la vicenda di Paola Clemente ha fatto aprire gli occhi sulla piaga del caporalato. Rendere più severa la legge contro questa pratica, colpendo non solo gli sfruttatori, i caporali, come avviene finora, ma anche le aziende e gli imprenditori che si rivolgano ad essi (oggi non è previsto) e applicare il reato di associazione di tipo mafioso (il 416 bis) anche per chi utilizza lo sfruttamento del lavoro come mezzo per perseguire le finalità proprie delle associazioni criminali, in modo stabile e continuativo e con intimidazioni. E' quanto chiedono alcuni politici e sindacalisti; la tesi viene sposata anche dal sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri.
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