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Strage Bangkok, mandato arresto per un giovane "straniero"

E' sospettato di aver piazzato l'ordigno esploso lunedì sera a Bangkok. Gli investigatori sono inoltre sulle tracce di altri giovani che appaiono nel video, con una maglietta rossa e una bianca

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La polizia thailandese ha emesso un mandato di arresto contro il giovane sospettato di aver piazzato l'ordigno esploso lunedì sera a Bangkok, aggiungendo di considerare l'uomo "uno straniero". Diffuso anche un identikit. Lo riferiscono i media locali. Gli investigatori sono inoltre sulle tracce di altri giovani che appaiono nel video, con una maglietta rossa e una bianca.

Nel filmato, per quanto sgranato, i due sembrano far casualmente spazio al ragazzo con la maglietta gialla che poi lascia lo zaino a terra. Successivamente, si soffermano per una decina di secondi coprendo l'ultimo arrivato. La coppia di sospettati si allontana poi insieme, mentre il giovane contro cui è stato emesso il mandato di arresto li segue pochi secondi dopo e si allontana da solo, senza lo zaino.

Polizia offre 25mila euro per informazioni - Quella che sembra essere la pista prediletta dagli investigatori condurrebbe a una possibile vendetta degli uiguri, la minoranza musulmana turcofona in Cina, per il rimpatrio forzato di 109 di essi dalla Thailandia. Secondo il Bangkok Post, inoltre, l'intelligence thailandese aveva informazioni su un possibile attacco contro obiettivi cinesi a Bangkok dopo l'11 agosto. Il santuario Erawan è particolarmente frequentato da turisti cinesi, e finora tra i morti dell'attentato identificati sei sono cinesi.

Papa invia messaggio di solidarietà - "Sincera solidarietà" è espressa dal Papa in un telegramma al re di Thailandia Bhumibol Adulyadej per l'attentato a Bangkok. Nel telegramma, firmato dal Segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin, Papa Francesco sottolinea di essere "profondamente rattristato" per quanto accaduto e assicura le sue preghiere.

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