DOPO LA DECISIONE DEL TRIBUNALE

Coppia acido, Martina Levato abbraccia il figlio: "Emozionante"

La donna, condannata a 14 anni di carcere, è rimasta con lui poco più di una mezz'ora

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"Con mio figlio c'è stato un abbraccio emozionante". Così Martina Levato, la donna condannata a 14 anni di carcere per una aggressione con l'acido, ha raccontato al suo legale, l'avvocato Stefano De Cesare, il primo incontro con il bimbo che ha partorito a ferragosto e che ha potuto vedere solo ieri dopo il provvedimento del tribunale per i minorenni. Martina ha già visto di nuovo stamattina suo figlio ed è rimasta con lui poco più di una mezz'ora.

Un nuovo provvedimento - I legali della donna riferiscono che è atteso anche un nuovo provvedimento da parte del Tribunale per i minorenni che faccia chiarezza su dove saranno collocati madre e figlio dopo la dimissione dalla clinica Mangiagalli di Milano e se staranno nella stessa struttura. Intanto fonti ospedaliere affermano che Martina, nonostante stia bene, sarà dimessa tra uno o due giorni in attesa della decisione dei magistrati.

Dubbi sul "dopo" - Il provvedimento emesso martedì 18 agosto dai giudici minorili ha stabilito che la donna può vedere il bimbo una volta al giorno alla presenza degli operatori sanitari della clinica e ha previsto la nomina di un tutore legale da parte del comune di Milano. Ma a parte il via al procedimento di adottabilità - che potrebbe durare alcuni mesi tra fase istruttoria, depositi di memorie e perizie, e un'udienza - nulla è stato ancora previsto per la fase successiva alle dimissioni di Martina e del piccolo dalla clinica.

Alex Boettcher: voglio vedere mio figlio - Anche Alexander Boettcher vuole vedere il bimbo partorito da Martina Levato e per questo ha fatto istanza al tribunale di Milano. "Voglio vedere mio figlio", è scritto in sostanza nell'istanza depositata dal suo difensore. Il giovane precisa inoltre di aver "già chiesto di poter riconoscere il bambino" e che è ancora in attesa di chiarimenti "dall'ufficio Anagrafe del Comune". Boettcher scrive inoltre che già da tempo è "autorizzato a colloqui con la madre". L'istanza per conoscenza è stata inoltrata anche alla direttrice del Carcere di San Vittore, dove l'uomo è detenuto, Gloria Manzelli, e al Tribunale per i minorenni che ha concesso a Martina la possibilità di vedere il figlio una volta al giorno.