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Coppia dell'acido, il pm chiede l'adottabilità del figlio di Martina

Depositato il ricorso al Tribunale dei minori. Il bambino, nato nella notte tra venerdì e sabato, era stato subito allontanato dalla madre

polizia

Sarà depositato al Tribunale dei minori un ricorso per l'adottabilità del bambino avuto da Martina Levato, la giovane donna condannata a 14 anni per le aggressioni all'acido. Il ricorso, presentato dal pm di turno dei minori Annamaria Fiorillo, comporterà l'apertura di un fascicolo da parte dei giudici e la fissazione di un'udienza. Il bambino, nato nella notte tra venerdì e sabato, per ordine del tribunale era stato subito allontanato dalla madre.

Le indicazioni del pm che ha temporaneamente allontanato il bambino avuto da Martina Levato dalla madre, servono a far sì che i giudici minorili "prendano le loro decisioni nell'assenza di condizionamenti derivanti da aspettative" da parte delle persone coinvolte. Lo spiega lo stesso magistrato il quale sottolinea anche come queste indicazioni "di prassi" siano state "prese d'urgenza" per "cristallizzare" la situazione in quanto il piccolo è nato il 15 di agosto.

"Se fosse nato un giorno prima o due giorni dopo (con gli uffici giudiziari in funzione) tutto sarebbe stato meno gravoso", ha osservato il magistrato, perché i giudici "avrebbero potuto esaminare la situazione in modo tempestivo". Ad occuparsene, inoltre, sarebbe stato il pm dei minori già titolare del fascicolo e non invece quello di turno che ha dovuto adottare provvedimenti "d'urgenza". Il pm ha precisato che, nelle indicazioni fornite, "non si parlava della presenza o meno dei nonni" al momento del parto.

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