Si aggrava di ora in ora il bilancio delle vittime delle esplosioni avvenute a Tianjin. Ora il governo di Pechino parla di 112 morti e 95 dispersi. La polizia ha confermato la presenza di cianuro di sodio, sostanza chimica altamente tossica, nei pressi del sito. L'aria inquinata da questi agenti chimici si incendia a contatto con l'acqua e continua a causare esplosioni. Le forze dell'ordine hanno ordinato l'evacuazione in un raggio di 3 km.
Secondo la stampa locale (di proprietà dello stato), il deposito conteneva 700 tonnellate di cianuro di sodio, 70 volte di più di quello che avrebbe dovuto contenere. Le autorità stanno cercando di portar via la sostanza. Il cianuro di sodio è tossico e può formare un gas infiammabile a contatto con l'acqua.
Intanto i famigliari dei pompieri dispersi si sono presentati a una conferenza stampa delle autorità, chiedendo informazioni sui loro cari. L'esplosione di mercoledì 12 agosto è avvenuta dopo 40 minuti dalla segnalazione di un incendio nel deposito e dopo che numerosi pompieri erano accorsi sul posto e presumibilmente avevano gettato acqua sulle fiamme non sapendo cosa si trovasse in quel magazzino e probabilmente aggravando la situazione.
Sabato un uomo di 56 anni è stato ritrovato vivo dentro un container dai soccorritori. Le autorità di Tianjin hanno reso noto di aver rilevato sabato in due punti la presenza di cianuro di idrogeno, un gas tossico. Nella serata dello stesso giorno la contaminazione non è stata più rilevata.