Lavoro: ancora in crescita il numero delle imprese straniere
Inoltre nel 2014 è aumentato tanto il numero dei cittadini provenienti dall'estero con un'occupazione quanto quello di chi ne è alla ricerca
Nel nostro Paese, il numero delle imprese guidate da stranieri – ovvero le persone nate all'estero titolari di cariche imprenditoriali (soci, titolari, amministratori o altre cariche) nelle imprese registrate presso le Camere di Commercio – è in continua espansione. Secondo una rilevazione della Cgia di Mestre, nel periodo compreso tra il 2013 e il 2014, ha raggiunto le 733.548 unità (+3,6% su base annua e il 22,5% in più rispetto al 2009).
Quella certificata dall'associazione degli artigiani e delle piccole imprese è una crescita trainata dagli imprenditori provenienti dalla Cina. Nel corso dell'ultimo anno, il numero di aziende guidate i cinesi ha toccato quota le 69.401: il 5,1% in più rispetto al 2013. Pur dimostrando negli ultimi dodici mesi una maggiore vitalità rispetto ad altri cittadini stranieri, i cinesi sono ancora lontani dai marocchini e dai rumeni che guidano rispettivamente 74.520 e 70.104 imprese.
Durante il 2014, non è cresciuto soltanto il numero delle imprese straniere. Ad aumentare, contemporaneamente, è stato anche il numero degli occupati provenienti dall'estero: secondo i dati contenuti nel quinto rapporto I migranti nel mercato del lavoro in Italia del ministero del Lavoro, infatti, nel 2014 gli occupati stranieri sono aumentati di 111 mila unità rispetto all'anno precedente. Un incremento che non ha impedito al tasso di disoccupazione – ovvero il rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le forze di lavoro – di crescere fino a toccare il 16,9%: gli stranieri alla ricerca di un impiego sono 11 mila in più rispetto al 2013.
Aprendo un'attività in Italia, i cittadini stranieri offrono un contributo all'economia del nostro Paese. Un contributo quantificato in 94 miliardi di euro (il 6,5% del Valore aggiunto nazionale 2013) dalla Fondazione Leone Moressa sulla base dei dati Infocamere relativi al 2014. Secondo cui, sulle circa sei milioni di imprese operanti in Italia, 525 mila (l'8,7% del totale) sono condotte da persone nate all'estero.
Degli oltre 90 miliardi di euro in questione, circa la metà (41 miliardi) deriva dal comparto dei servizi, mentre commercio e industria manifatturiera contribuiscono rispettivamente con 18 e 17 miliardi.
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