Lorenzo Toma, il 18enne morto domenica mattina davanti alla discoteca "Guendalina" a Santa Cesarea Terme (Lecce), era malato di cuore. L'autopsia svolta sul corpo del giovane all'ospedale Fazzi di Lecce, ha evidenziato una cardiomiopatia ipertrofica, che può causare anche una morte improvvisa. L'esame è stato eseguito dal dottor Alberto Tortorella, incaricato dal sostituto procuratore presso il tribunale di Lecce Stefania Mininni.
La procura ha aperto un fascicolo d'inchiesta con l'ipotesi di reato di "morte come conseguenza di altro delitto". All'esame autoptico era presente il cardiologo Claudio Perrone, consulente nominato dalla famiglia della vittima.
La cardiomiopatia ipertrofica è una malattia che riduce la cavità del ventricolo sinistro del cuore, soprattutto in casi di stress. Il problema si manifesta sin da piccoli e tra i rischi da evitare c'è quello di bere alcolici. Il medico legale ha anche eseguito prelievi per i successivi esami istologici e tossicologici, i cui risultati dovranno pervenire al magistrato entro 60 giorni.
Il prozio muore mentre va al funerale di Lorenzo - Dramma nel dramma. Il prozio di Lorenzo è morto in un incidente stradale a Maglie mentre stava recandosi a Lecce per partecipare ai funerali del nipote. La vittima è Cosimo Toma, di 77 anni, fratello del nonno del giovane. Stava percorrendo la provinciale che collega maglie a Cursi alla guida di una Mercedes C200 che per cause non ancora chiarite è uscita di strada finendo contro il muro di un negozio nei pressi di un passaggio a livello.