Via libera della Camera alla risoluzione di maggioranza che proroga lo stato di emergenza sulla crisi coronavirus fino al 15 ottobre. La proroga, ha detto Conte in Aula, ha "legittimazione giuridica", "forse ci sfugge ma dal 2014 sono state adottate 154 dichiarazioni di stato di emergenza e 84 sono state le delibere di proroga". Senza la proroga "molte misure cesserebbero di avere effetto".
Il documento è stato approvato con 286 voti a favore, 221 contrari e 5 astenuti. Il Consiglio dei ministri ha poi dato il via libera alla proroga dello stato di emergenza per il coronavirus fino al 15 ottobre. Il premier, nel suo intervento alla Camera, ha specificato che "la pandemia purtroppo ancora oggi non ha completamente esaurito i suoi effetti, seppure, questo non sfugge alla comunità nazionale come al governo, in misura contenuta e territorialmente circoscritta".
Alle accuse ricevute sulla scelta di estendere lo stato di emergenza al 15 ottobre, Conte ha risposto: "La proroga, se si epura la discussione da posizioni ideologiche, è una scelta inevitabile, per certi aspetti obbligata, fondata su valutazioni squisitamente tecniche. Non sto dicendo ovviamente che è preclusa una valutazione politica, anzi oggi vi viene richiesta, ma voglio dire che il governo sta operando questa valutazione sulla base di mere istanze organizzative, operative, non certo perché si vuole fare un uso strumentale per atteggiamento liberticida, reprimere il dissenso o ridurre la popolazione in uno stato di soggezione. Sono affermazioni gravi che non hanno nessuna corrispondenza nella realtà"
Il capo dell'esecutivo ha poi voluto smentire alcune fake news in circolazione sui social. "Se non si condivide la necessità di prorogare l'emergenza lo si dica in modo franco al governo ma non si faccia confusione sulla popolazione - ha detto - perché sui social c'è qualche cittadino convinto che prorogare lo stato d'emergenza significhi rinnovare il lockdown dal primo agosto. Non è affatto cosi'". Nessuna volontà quindi da parte del governo di reintrodurre misure restrittive. "Non vi è alcuna intenzione di drammatizzare o alimentare paure - ha spiegato - o creare una ingiustificata situazione di allarme".
L'affondo della Meloni a Conte: "E' da pazzi e irresponsabili quello che state facendo" Durante la discussione sulla proroga dello stato di emergenza, alla Camera, è andato in scena un durissimo affondo di Giorgia Meloni al premier Conte. "Noi non saremo conniventi. Non vi daremo tregua finché non restituirete agli italiani la loro libertà", ha detto la leader di Fratelli d'Italia accusando il governo di usare la misura solo per consolidare il proprio potere. "Con quale faccia avete multato i commercianti che scendevano in piazza chiedendo aiuto in modo composto, con quale faccia chiudete le attività di chi non mantiene il distanziamento, con quale faccia rincorrevate le persone sulle spiagge e oggi consentite a migliaia di immigrati clandestini di entrare sul territorio italiano violando i nostri confini per poi violare la quarantena andandosene a zonzo anche quando sono contagiati - ha quindi attaccato la Meloni -. Con quale faccia. Ci dite cosa diavolo state facendo, è da pazzi irresponsabili presidente Conte, perché noi abbiamo fatto sacrifici enormi per limitare il contagio, abbiamo condannato a morte decine di migliaia di attività, rischiamo milioni di disoccupati, e non renderemo tutto vano per la vostra furia immigrazionista. E non rida perché non c’è niente da ridere. Vi state occupando della salute del governo non degli italiani".
Salvini: "Proporremo ricorso alla Corte Costituzionale" "Le prerogative del Parlamento sono state lese e perfino usurpate dal governo. Non intendiamo accettare tutto questo. Proporremo ricorso alla Corte costituzionale e impugneremo in ogni sede il provvedimento di proroga dello stato di emergenza". Lo ha annunciato il leader della Lega, Matteo Salvini. "Siamo pronti a tutto per difendere l'Italia e la democrazia e siamo sicuri - ha sottolineato - che lo faremo insieme agli amici di tutto il centrodestra".
Lamorgese: "Proroga stato emergenza era necessaria" Sulla proroga al 15 ottobre dello stato di emergenza legato al Covid-19 è intervenuto anche il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, che ha difeso la misura poiché era "necessaria", come "ha spiegato il presidente del Consiglio", anche per la necessità di "reperire le navi" per la sorveglianza sanitaria dei migranti, "per non gravare sulle comunità".