A TU PER TU

I segreti di bellezza di Elisabetta De Palo

L’indimenticabile Mirella della soap Vivere in una chiacchierata “fra amici”sulla bellezza

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È una della attrici italiane più eclettiche (e raffinate). Il pubblico tv (a distanza di sei anni) ha ancora nel cuore la sua Mirella Bonelli di Vivere. I giovanissimi l'hanno amata nella serie web (poi approdata su Raidue) Una mamma imperfetta. Sempre intensa, si divide da quarant'anni fra palco, tv e cinema. Voce calda e timbro jazz, non si è fatta mancare nulla e ha inciso due album. Oggi, alla vigilia del suo ritorno alla fiction, a parlarmi di bellezza è una splendida donna e una straordinaria artista: Elisabetta De Palo.

Elisabetta, cosa significa per te bellezza?
Tante cose, prime fra tutte serenità, armoniadentro e fuori. In filosofia si parla di bellezza apollinea e dionisiaca, equilibrio e caos. Ecco, per me la vera bellezza è il giusto abbraccio fra le due, che fa sì che un viso apparentemente stranopossa diventare sorprendentemente bello.

In tanti anni che ci conosciamo ti ho definita più volte di fascino antico. Che percezione avevi di te da ragazza?
Sono sempre stata piuttosto contenta della mia immagine, soprattutto dei capelli, degli occhi e del sorriso.

E qualcosa che invece non ha superato la prova del “tuo” specchio?
Quando ero piccola non mi piaceva il naso, di profilo grazioso ma davanti un po' a patatina (ride). Ti racconto un aneddoto personale a cui sono molto legata:mio padre a seguito di un ictus smise di parlare e iniziò a comunicare a gesti. Una volta in ascensore sfiorò con l'indice la punta del mio naso e sospirò, era il suo modo di dirmi “guarda che è carino”. Non lo dimenticherò mai.

Che rapporto hai con il tempo che passa?
Penso cheogni età abbia una sua bellezza. Quando guardo le mie foto da ragazza mi intenerisce vedermi fresca, pulita, senza i segni degli anni. Ma le rughe in fondo sono tutti i nostripensieri, le riflessioni, le nostre emozioni impresse sul viso. Come diceva Coco Chanelil volto che si ha a cinquant'anni è quello che ci si è costruiti.

Svelami un tuo segreto di bellezza
Tenere sempre idratata la pelle, io uso un'ottima crema due volte al giorno, mattina e sera. La definisco una piccolaregola di manutenzione ordinaria.

Chirurgia estetica si o no?
Sì, ma con lo stesso equilibrio di cui ti parlavo prima. Io per esempio faccio solo punturine di acido ialuronico. In passato ho fatto la blefaroplastica, ma tornassi indietro non la rifarei. Prima avevo uno sguardo alla Anna Magnani, dopo l'operazione invece ho trovato i miei occhi cambiati. E ci ho sofferto, forse non ho ancora imparato a tollerare i cambiamenti.

Com'è la tua giornata tipo aldilà della locanda Bonelli?
Io vivo in Sabina, qui in campagna ci sono posti meravigliosi in cui passeggiare. Appena sveglia esco e vado a controllare le rose e il mio orto, stare in questa dimensione contribuisce per un buon 70% ad un aspetto sano. Poi bevo un bicchiere di acqua tiepida con il limone e una tazza di caffè. E se l'ho fatta mi gusto una fetta di torta di mele.

Una bella immagine da romanzo d'amore di altri tempi…
Sarà che sto leggendo alcune cose di Edna O'Brien, un'autrice irlandese che ammiro molto e da cui vorrei tanto trarre un adattamento teatrale (ride).

Make up preferito?
Ultimamente mi trucco pochissimo, giusto se devo comparire in pubblico. Ma in genere utilizzo solo un buon fondotinta. Ti svelo un segreto: la cosa fondamentale per un buon truccoè curare le sopracciglia, da loro dipende l'espressione del viso.

Tanti anni di riflettori e ancora capelli splendidi. Come fai?
Genetica, i De Palo a dispetto dell'età sono tutti capelluti (ride).

La donna più bella in assoluto dello spettacolo?
Vanessa Redgrave, mi auguro davvero di invecchiare come lei.

Un consiglio per tutte le amiche di “Bella più di prima”?
Vogliatevi bene, abbiate coraggio e non abbiate paure di imparare a stare sole. Siate amiche del mondo.

Cambia il modo di amare col passare degli anni?
L'amore si compone di una parte istintuale e di una dose di vera consapevolezza, che subentra solo col tempo. Amare significa accettare ciò che non vedi istintivamente. All'inizio si è accecati, ma quando si apre gli occhi e si dice “sei così ma voglio impegnarmi ad accettarti” allora si può dire di amare davvero.

Una consapevolezza importante che denota un grande equilibrio interiore. Non è da tutti, e soprattutto non è da tutte le attrici!
Diciamo che con l'età ho capito che devo fare questo, pur non garantendo il risultato (ride).

Sesso dopo gli -anta?
Inevitabilmente diverso. Da giovani per una questione ovviamente fisiologica si è preda dei propri ormoni. Da grandicelli invece la passione sfuma nell'intimità, nella voglia di “sentire” l'altro. È bellissimo rendersi conto di conoscersi al punto da desiderare anche solo la presenza del calore di un abbraccio.

Quanto il cinema italiano vuole bene alle attrici grandicelle?
Molto poco,non si scrivono abbastanza ruoli. Un film meraviglioso come Philomenainterpretato dalla straordinaria Judi Dench non so se qui da noi si sarebbe mai scritto e realizzato. Di recente ho amato Giulia Lazzarini in Mia madre di Nanni Moretti, anche se purtroppo si tratta di produzioni davvero rare.

Progetti futuri?
A novembre sarò nei cinema del circuito Luce con il film di Marco Maccaferri Il buco, che adesso sta circolando nei vari festival fra Toronto, Locarno e Londra. Devo ammettere che il mio personaggio mi ha davvero colpita. Ma mi vedrete comunque già a settembre nella fiction Rai di Luca Ribuoli Grand Hotel.