Continua la crescita a doppia cifra del mercato italiano dell'auto: a luglio le immatricolazioni, secondo i dati del ministero dei Trasporti, sono state 131.489, il 14,54% in più dello stesso mese 2014. Nei primi 7 mesi dell'anno le consegne sono state 1.005.409, il 15,19% in più dell'analogo periodo dell'anno scorso. Ottima performance di Fiat Chrysler Automobiles, con 37.248 vetture immatricolate a luglio (+19,33% sullo stesso mese 2014).
Nei sette mesi del 2015 le consegne del Gruppo Fca sono state 285.606, in crescita del 17,35%. La quota passa dal 27,88% al 28,41%.
Ma Federauto: "2015 come 1980, non si può gioire" - "L'apertura del secondo semestre dell'anno con una crescita a doppia cifra conferma il trend in atto. L'anno in corso potrebbe chiudersi a 1.500.000 pezzi. Lo stesso volume consuntivato del 1980. Si può gioire del fatto che siamo tornati indietro di 35 anni? A nostro avviso no". E' il commento del presidente di Federauto, Filippo Pavan Bernacchi.
"Dopo un trend negativo di diversi anni - ha sottolineato - è legittimo porsi delle domande su quelli che potranno essere gli sviluppi. La nostra opinione è che un paio di anni fa abbiamo toccato il fondo del barile e che assisteremo a dei numeri in aumento. E auspichiamo che la crescita, anche se lenta, sarà costante".
"Per continuare su questa strada timidamente positiva occorre che per l'economia italiana si apra a una fase di vera ripresa che spinga i consumi interni. E che il grande assente, ossia il governo, a cui non finiremo di rimproverare la latitanza nei confronti del nostro settore, si decida a mettere mano alla fiscalità sull'auto. Per i fatturati che esprimiamo, per le tasse che paghiamo e per gli occupati della filiera l'automotive se lo merita", ha aggiunto.