Giovanni Conso, presidente emerito della Corte costituzionale, è morto a Roma. Conso era nato a Torino il 23 marzo 1922. Professore ordinario di procedura penale, era stato nominato Giudice Costituzionale il 25 gennaio 1982. Era stato eletto presidente il 18 ottobre 1990 e aveva esercitato le funzioni fino al 3 febbraio 1991. Tra il 1992 e il 1993 fu ministro della Giustizia dei governi Amato e Ciampi.
Nel marzo del 1993, da Guardasigilli, non rinnovò il 41 bis a circa 300 mafiosi sottoposti a carcere duro. In seguito, davanti alla Commissione parlamentare antimafia e alla procura di Palermo, spiegò che lo fece per indurre Cosa nostra a smettere con le stragi, aggiungendo che si trattò di una sua iniziativa personale non concordata con nessuno.
"Io non sono mai stato al corrente di una trattativa fra lo Stato e la mafia. E mai sono stato partecipe di una cosa del genere" affermò in una recente intervista al quotidiano La Repubblica. Posizione simile a quella dell'ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Il 3 febbraio scorso, citato a deporre al processo sulla presunta trattativa, Conso non si era presentato per motivi di salute.