Prima ha eliminato il classico orario di ufficio, dalle 9 alle 17. Ora Richard Branson, eccentrico fondatore dell'impero Virgin, ha deciso di rivoluzionare le ferie: stop ai giorni contati, saranno i dipendenti stessi a decidere se e quando prendersi una pausa. A una sola condizione: che la loro assenza non danneggi il business, magari lasciando a metà un progetto in scadenza. Più liberta, quindi, ma al tempo stesso maggiore responsabilità.
Branson non è il primo a intervenire sulle "vacanze". Già Netflix, come ricorda La Stampa, aveva lanciato il sasso introducendo non solo le ferie illimitate ma pure le spese senza approvazione della direzione. Il punto è lo stesso: maggiore libertà ma a patto che la compagnia non venga penalizzata. Insomma, se qualcuno prova a fare il furbo e ad "approfittarne" rischia grosso.
L'obiettivo di Branson è migliorare la qualità della vita dei propri dipendenti. Più libertà significa più felicità e, quindi, maggiore motivazione ed entusiasmo, caratteristiche fondamentali per ottenere il meglio dai propri lavoratori.
Slim: 11 ore di lavoro ma solo per 3 giorni - Oltre a Virgin e Netflix la rivoluzione del contratto di lavoro riguarda anche l'impero di Carlos Slim, il secondo uomo più ricco al mondo. Recentemente il magnate messicano delle telecomunicazioni ha proposto ai suoi dipendenti di lavorare solo tre giorni a settimana in cambio di 11 ore di lavoro e la promessa di non andare in pensione prima dei 70 anni.