Usa, automobilista in panne uccide coppia indiani Crow giunta in aiuto
Folle gesto di un messicano in Montana, con l'auto fuori uso in una riserva di pellerossa. Spara alla famiglia che si era fermata per dare una mano: ferisce gravemente la figlia; colpiti a morte i genitori
La follia scatena la strage in una riserva indiana del Montana, negli Usa. Un automobilista messicano, il diciottenne Jesus Yeizon Deniz Mendoza, in panne con l'auto, viene avvicinato da una famiglia di indiani Crow, che si presta di aiutarlo. Ma l'uomo imbraccia un fucile e li deruba, dopo aver aperto il fuoco sui tre: uccide i genitori, Tana e Jason Shane, e ferisce gravemente la figlia di 24 anni, Jorah. "Mi sembrava che ridessero di me", la giustificazione dell'eccidio.
Era stata mamma Tana ad aver pietà di quel giovane messicano, con i documenti in regola negli Usa, ma con la fedina penale macchiata per furto, che da ore era fermo sotto il sole con l'auto guasta, su quella strada deserta che costeggia a sud la riserva Crow, al confine fra il Montana e il Wyoming; la donna aveva convinto i familiari a prestargli soccorso.
Ma, una volta sul posto, i tre si sono visti puntare contro un fucile con l'ordine di "mettersi a camminare". La famiglia indiana, allora, ha lasciato la sua auto, sulla quale il messicano si sarebbe poi messo alla guida nel tentativo di darsi alla macchia, e si è messa a camminare, quando alle spalle è stata raggiunta da una raffica di pallottole.
La signora Tana ha fatto appena in tempo di gridare, nella sua lingua, alla figlia Jorah di mettersi a correre, che è caduta sotto i colpi accanto al marito, senza via di scampo. La giovane è stata centrata alla schiena da una pallottola e sfiorata alla testa da un'altra, ma è riuscita a raggiungere una scuola della riserva per chiedere aiuto. Portata in ospedale, la ragazza è stata sottoposta a una serie di interventi per toglierle la pallottola dalla spina dorsale.
Il folle automobilista, in fuga sulla vettura della famiglia indiana, è stato poi fermato nello Stato di Wyoming e incriminato per duplice omicidio a scopo di rapina. "Mi era sembrato che ridessero di me", si è giustificato davanti agli agenti.
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