Sono al centro di interminabili polemiche tra genitori e insegnanti ma non smettono mai di essere assegnati. I libri con i compiti per le vacanze si insinuano nelle valigie e guastano i pomeriggi, altrimenti oziosi, dei più piccoli. Anche i bimbi hanno il diritto di godersi una meritata pausa da tutto ciò che è dovere ma, nonostante tale certezza, resta comunque l'incombenza di portarli a termine entro settembre. Sono pochi i piccoli che mostrano entusiasmo di fronte a questo impegno, per tutti gli altri è necessaria una buona dose di pazienza. Ma non solo: organizzazione e leggerezza diventano le parole chiave in caso di bambini pigri.
Mai perdere le staffe - Di fronte a un bambino che ciondola con la testa sul libro, tempera la matita decine di volte, raccoglie la gomma da terra ogni cinque minuti... non è difficile perdere la pazienza. Il pensiero predominante dell'adulto è che in fondo ci voglia davvero poco, in termini di tempo e impegno, per completare un paio di pagine di compiti al giorno. Razionalmente è così, ma sempre ragionando dal punto di vista dell'adulto. Per un bambino che ha terminato la scuola, fare vacanza significa mantenersi ben lontano da qualsiasi tipo di operazione matematica o analisi grammaticale. Se si perdono le staffe, iniziando a urlare o a punendo il piccolo, la situazione non può che peggiorare. Dunque, respirate a fondo e accettate la dilatazione del tempo tipicamente estiva.
No ai compiti dopo pranzo - Al mare, in montagna o anche in città, una tendenza diffusa è quella di proporre ai bambini i compiti per le vacanze subito dopo pranzo. Ma questa strategia può diventare controproducente in caso di bimbi pigri. Che, proprio a quell'ora, saranno affetti da sonnolenza post-prandiale e post-spiaggia. Molto meglio optare per il primo mattino oppure per il momento serale, che precede la cena. Dopo una doccia rinfrescante e senza il caldo opprimente, l'atmosfera si rivelerà più adatta per leggere e studiare.
Materiale colorato e divertente - Libro delle vacanze a parte, i bambini sono più invogliati a svolgere i propri compiti se hanno a disposizione cancelleria con accessori colorati e divertenti. L'importante è che si tratti di un set di oggetti differente da quello utilizzato a scuola, che "sappia" d'estate. Temperini a forma di frutto, matite colorate infilate in un secchiello, gomme profumate di cocco, quaderni a tema vacanza... Non c'è limite alla fantasia.
Meglio in compagnia - I compiti per le vacanze vanno eseguiti dai bambini, senza intervento dei genitori nella compilazione (al massimo mamma e papà possono controllare o aiutare qualora il bimbo lo richieda). Se i piccoli di casa sono affetti da inguaribile pigrizia, risulta moto utile formare piccoli gruppi di studio coinvolgendo i bimbi conosciuti in vacanza o gli amichetti di sempre rimasti in città. D'altronde i libri delle vacanze sono una costante, che accomuna bimbi di diverse età e differenti scuole. Perché non sfruttare questo tipo di "condivisione" per rendere il dovere più sopportabile? Magari concludendo la sessione compiti con un bel tuffo in piscina o una merenda golosa a base di gelato.