INCENDIO DI MERCOLEDI'

Incendio Fiumicino, il Corpo Forestale: "Rogo partito da un cumulo di rifiuti"

"Ancora incerta la natura dolosa". Vigili: "Diversi focolai nella notte"

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L'incendio che si è sviluppato mercoledì vicino allo scalo di Fiumicino è partito da un cumulo di rifiuti: lo rende noto il Corpo forestale. Le fiamme sono poi state spinte dal forte vento e si sono propagate nella pineta di Focene. La zona in cui si è generato il rogo è in via del Pesce Luna, a bordo strada, in un'area fortemente degradata e disseminata da rifiuti abbandonati, sia domestici sia industriali.

Ancora da chiarire l'origine delle fiamme - In una nota, il Corpo Forestale conferma che "non è ancora certa la natura, dolosa o colposa, dell'incendio: si attende l'esisto di ulteriori accertamenti" effettuati dal personale specializzato del Nucleo Investigativo Antincendio Boschivo. Le fiamme, trasportate dal forte vento, hanno rapidamente percorso prima gli arbusti della macchia mediterranea limitrofa al cumulo di rifiuti, per poi interessare la vicina pineta raggiunta in più punti da faville incandescenti prodotte dagli arbusti e dalle canne, che hanno dato origine a diversi focolai.

Altri focolai nella pineta di Focene - La situazione è stata confermata dal comandante della Polizia locale di Fiumicino, Giuseppe Galli, che ha parlato di diversi focolai che si sono accesi nella notte nella pineta di Focene. "Intorno all'1.10 sono ripartiti due focolai, che hanno impegnato per circa 3 ore uomini e mezzi della Protezione civile. Verso le 4 i focolai sono stati spenti e alle 5.35 se ne sono accesi altri tre, sempre all'interno della pineta. Le squadre, coadiuvate anche da un elicottero antincendio del Corpo Forestale, li hanno spenti".

Il sindaco: "Nessun dubbio, l'incendio è doloso" - In attesa dell'esito degli accertamenti delle autorità, il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, tuona: "L'incendio è sicuramente doloso, perché essendo arrivato sul posto venti minuti dopo che era divampato ho visto subito che non era possibile che le cause fossero naturali". Secondo il primo cittadino, tuttavia, "chi l'ha appiccato non era intenzionato a colpire l'aeroporto".