Mentre tutte quasi le voci dell'advertising si sono presentate in calo al resoconto sul 2014, l'Internet appare, insieme all'outdoor, l'unica in crescita. Scendono, infatti, secondo Nielsen, gli investimenti pubblicitari di radio, tv, quotidiani, periodici, cinema e direct mail.
In generale il mercato italiano degli investimenti pubblicitari è sceso dello 0,4%, un calo contenuto grazie al +7,6% del web. Senza le buone performance degli investimenti pubblicitari in rete il calo sarebbe stato del 2,5%. La radio ha infatti chiuso l'esercizio con un -1,8%, la Tv con un -0,5%, i quotidiani con un -9,7%. -6,5% invece per i periodici, -18,2% per il cinema e -4,5% per le direct mail. Come anticipato l'outdoor è l'unica voce, insieme al web, ad aver mostrato una variazione positiva: +3,2%.
E' dunque il comparto del digitale ha trainare il settore. Anche nelle varie aree del mondo il mercato degli investimenti pubblicitari nel web ha mostrato notevoli crescite: nel Nord America, secondo uno studio Carat, si è registrato infatti un +5,3%, nell'Europa Occidentale un +2,3%, per l'Asia e per l'Area del Pacifico un +5,3% e un +11,4% per l'America Latina.
Secondo un report di IAB Europe, il mercato europeo della pubblicità online è raddoppiato negli ultimi cinque anni raggiungendo nel 2014 un valore di 30,7 miliardi di euro, contro i 27,4 miliardi del 2013 e i 6,6 miliardi del 2006.
Nel corso del 2015, dopo aver segnato una crescita del 7,6% nel 2014 (a 1,9 miliardi di euro), il mercato italiano crescerà ulteriormente attestandosi a circa 2,1 miliardi di euro, arrivando a rappresentare il 26,5% del totale degli investimenti pubblicitari (contro una quota del 24,8% relativa al 2014) la crescita del comparto web sarà dell'8,4% e contribuirà ad invertire la rotta, secondo Nielsen, dell'intero settore, che chiuderà l'anno a +1,5%.
A livello globale, le previsioni di Carat, indicano una crescita del mercato dell'advertising digitale pari al 15,7% rispetto al 2014.