Stato d'emergenza fino al 15 ottobre, via libera dal Senato
Per il premier Conte "l'evoluzione del Covid-19 seppur circoscritta non ha ancora esaurito i suoi effetti". Salvini telefona a Mattarella: "Sconcertato per la proroga"
Via libera del Senato alla proroga dello stato di emergenza per il coronavirus fino al 15 ottobre. "Sarebbe incongruo - aveva detto il premier Conte intervendo in Aula - sospendere bruscamente l'efficacia delle misure adottate, se non quando la situazione è riconducibile a un tollerabile grado di normalità". Salvini a Mattarella: "Sconcertato per la proroga".
Il virus circola ancora Il Comitato tecnico scientifico ha segnalato che "sebbene la curva di contagi e l'impatto sul Ssn si siano notevolmente ridotti, ed è un dato che ci rinfranca, i numeri registrati dicono che il virus continua a circolare nel Paese - ha quindi spiegato Conte -. E la situazione internazionale resta preoccupante e ciò che accade nei Paesi a noi vicini ci impone un'attenta vigilanza". Il capo del governo ha sottolineato come l'emergenza coronavirus abbia "i tratti di un processo in continua e imprevedibile evoluzione che ancora oggi, seppure in misura contenuta e territorialmente circoscritta, non ha ancora esaurito i suoi effetti".
Ascoltiamo le Camere "La mia presenza qui dimostra la massima disponibilità del governo a interloquire col Parlamento e tenere conto delle indicazioni delle Camere con riferimento alla scelta di proroga", ha osservato Conte. "In Consiglio dei ministri abbiamo inserito una mera informativa: non abbiamo assunto nessuna decisione. Dopo aver esaminato tutte le indicazioni e i pareri è emerso l'indirizzo di limitarne l'estensione temporale al prossimo mese di ottobre".
Lo stato di emergenza per procedere con velocità "La dichiarazione dello stato di emergenza è prevista dal codice di Protezione civile - ha quindi proseguito -: la legittimità di queste previsioni è stata vagliata positivamente dalla Corte costituzionale", ricevendo però il parere contrario di alcuni costituzionalisti come il giudice emerito della Consulta Sabino Cassese che ha contestato la proroga giudicandola "illegittima e inopportuna". Da parte sua il premier tira dritto ribadendo l'importanza secondo l'esecutivo della misura che "costituisce il presupposto per l'attivazione di una serie di poteri e facoltà necessari per affrontare con efficacia e tempestività le situazioni emergenziali". "Tra i poteri fondamentali c'è quello dell'ordinanza, che consente norme in deroga a ogni disposizione vigente, nei limiti indicati dalla dichiarazione di emergenza e nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento giuridico e dell'Unione europea", ha concluso.
Ok dal Senato alla mozione per stato di emergenza fino al 15 ottobre La maggioranza impegna il governo "a definire come termine ultimo per lo stato di emergenza nazionale il 15 ottobre 2020" e a "definire, altresì, con norma primaria le eventuali misure di limitazione di libertà fondamentali". Lo si legge nel testo della risoluzione di maggioranza depositata in Senato dopo le comunicazioni del premier Conte. Il riferimento a norme primarie indica dunque la necessità di intervenire con decreti legge, non Dpcm, per eventuali nuove limitazioni anti-contagio. Il governo, per voce del presidente del Consiglio, ha dato parere favorevole alla risoluzione. Alla fine la risoluzione di maggioranza passa in Senato con 157 voti favorevoli e 125 contrari e il governo può tirare un sospiro di sollievo.
Diversa sarà la partita mercoledì Conte chiederà l'autorizzazione alle Camere per un nuovo scostamento di bilancio da 25 miliardi e per ottenerla servirà la maggioranza assoluta, dovendo raggiungere a palazzo Madama quota 161. Il centrodestra si professa unito e deciderà dopo le parole del premier che posizione tenere. Se il sostegno delle opposizioni non dovesse arrivare, in Senato andrà in scena una nuova giornata da pallottoliere.
Salvini a Mattarella: "Sconcertato per la proroga" In un cordiale colloquio con il Capo dello Stato Sergio Mattarella, il leader della Lega Matteo Salvini ha espresso grande sconcerto e preoccupazione per la volontà del governo di prolungare lo stato di emergenza in assenza di giustificazioni sanitarie e giuridiche a supporto della scelta, per l'aumento esponenziale degli sbarchi di queste settimane (con problemi sanitari e sociali gravissimi soprattutto nel nostro Sud), per l'assoluto caos sulla scuola a proposito di riapertura, assunzioni, futuro degli otto milioni di studenti italiani e dei 200mila insegnanti precari. Salvini ha anche sottolineato il rammarico per l'ennesimo mancato coinvolgimento dell'opposizione sull'ultimo decreto economico. Lo fanno sapere fonti della Lega. La telefonata è stata confermata dal Quirinale.
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