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Dal lockdown all'accelerazione dei pagamenti digitali

Come l’emergenza sanitaria ha cambiato le nostre abitudini di pagamento

Ufficio stampa

Il coronavirus sta funzionando da rivoluzione copernicana del commercio sia fisico che virtuale. Stiamo assistendo a un’accelerazione nell’utilizzo dei sistemi di pagamento innovativi. A confermarlo è l’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano, che evidenzia come questi rappresentino un terzo del totale dei pagamenti digitali: una svolta promossa negli ultimi mesi dagli stessi consumatori, anche in un Paese come l’Italia, che storicamente sconta un ritardo nell’adozione di questi strumenti. Ma il trend non riguarda più solamente i privati: coinvolge anche i negozi di quartiere e tutte quelle realtà commerciali tradizionalmente legate al contante, che proprio durante il lockdown hanno accelerato la svolta ai pagamenti digitali per dare continuità di servizio, spesso offrendo il delivery dei prodotti, garantendo il rispetto delle distanze.

Il sistema preferito dai consumatori, neanche a dirlo, è il pagamento senza contatto, o ancora meglio il pagamento a distanza. Questa tendenza è stata confermata anche dall’indagine di Nomisma, che ha riscontrato un netto calo dei pagamenti in contanti, diminuiti del 40%, e un contemporaneo incremento di quelli digitali, utilizzati anche per le piccole spese quotidiane.

Se da una parte i consumatori spingono per l’utilizzo di pagamenti elettronici, dall’altra le aziende fanno di tutto per stare al passo coi tempi. Alcune ci riescono. Talvolta, addirittura, li anticipano. È il caso di Satispay, azienda italiana che ha lanciato nel 2015 l’omonima app per smartphone scaricabile gratuitamente da tutti i principali store che permette di effettuare pagamenti via mobile e distanziati e rappresenta un unico punto di riferimento per gestire diverse tipologie di pagamento: le ricariche telefoniche, il pagamento di bollettini, bollo auto e PagoPA, oltre a donazioni e risparmi.

Indipendente da tutti i circuiti tradizionali, Satispay, con la sua community di oltre 1,1 milioni di utenti, è un vero e proprio network di pagamento smart, gratuito per gli utenti ed estremamente conveniente per gli esercenti, che possono beneficiare di commissioni bassissime (zero commissioni per incassi fino a 10 euro e una commissione fissa di 20 centesimi per tutti gli importi superiori a questa cifra) e oltretutto, delle detrazioni fiscali sui pagamenti digitali previste dal Governo, nella manovra economica per il triennio 2020-2022.

Per favorire gli imprenditori che accettano pagamenti elettronici, infatti, il Governo italiano ha introdotto la possibilità di ottenere un credito d’imposta pari al 30% delle commissioni addebitate dagli intermediari – come Satispay, per l’appunto - a partire dal primo luglio di quest’anno. Ci sono tutti i presupposti, insomma, perché anche un paese tradizionalmente scettico verso le nuove forme di pagamenti, come l’Italia, si metta sulla buona strada… e ci resti.

Ufficio stampa

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