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Migranti riportati in Libia uccisi in sparatoria durante sbarco

Almeno tre le persone che hanno perso la vita. L'Unhcr chiede una indagine immediata

Tre migranti sudanesi sono stati uccisi, e altri quattro feriti, in una sparatoria a Khums, a est di Tripoli, durante le operazioni di sbarco in Libia. I migranti erano stati intercettati in mare e riportati a terra dalla Guardia Costiera libica. Lo rende noto l'Organizzazione internazionale per le migrazioni secondo cui "le autorità locali hanno iniziato a sparare" nel momento in cui alcuni migranti appena scesi a terra "hanno tentato di fuggire".

Unhcr: indagine urgente per spari in Libia - "L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) deplora la tragica perdita di tre vite umane e chiede un'indagine urgente sulla sparatoria avvenuta al punto di sbarco di Al Khums in Libia la scorsa notte, a seguito dell'intercettazione di un'imbarcazione da parte della Guardia costiera libica". Lo si legge in una nota dell'Unhcr. "Questo incidente sottolinea fortemente che la Libia non e' un porto sicuro per lo sbarco", ha dichiarato Vincent Cochetel, inviato speciale dell'Unhcr per la situazione nel Mediterraneo centrale. "E' necessario aumentare la capacità di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo, comprese le navi delle Ong, al fine di aumentare la probabilità di operazioni di salvataggio che portino a sbarchi in porti sicuri fuori dalla Libia. È inoltre necessaria una maggiore solidarietà tra gli Stati costieri del Mediterraneo", ha aggiunto Cochetel. "Le vittime sono tutti cittadini sudanesi. Le altre persone sbarcate sono state trasferite in un centro di detenzione".
 

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