E' stabile tra gli studenti italiani, tra i 15 e i 19 anni, il consumo di droghe stimolanti, come anfetamine o ecstasy. Ne fa uso l'1,36% dei consumatori di stupefacenti, come afferma uno studio campionario condotto nel 2014 e riportato nell'ultima relazione al Parlamento sulle tossicodipendenze del Dipartimento politiche antidroga (settembre 2014).
Il consumo di droghe stimolanti viene riproposto nella sua drammaticità con il tragico caso del sedicenne morto dopo aver assunto ecstasy a Riccione. In Europa, secondo la Relazione europea sulla droga 2015, l'ecstasy è stata consumata da 2,1 milioni persone; tra questi 1,8 milioni sono giovani.
Nel nostro Paese a spopolare fra i ragazzi è la cannabis: l'anno scorso quasi uno su quattro (23,4%) ha fumato marijuana almeno una volta, in aumento di due punti percentuali rispetto all'anno precedente (21,5%). Diminuisce invece il consumo di cocaina (dal 2,05% all'1,58%); sostanzialmente stabili eroina (dallo 0,36% allo 0,21%), stimolanti (amfetamine o ecstasy) fermi a 1,36% e allucinogeni (2,03% contro 2,13%).
Il 21% dei ragazzi ha consumato più sostanze. Si evidenzia il maggior consumo di cannabis, cocaina ed eroina nell'Italia centrale; gli stimolanti vengono usati maggiormente nell'Italia nord-occidentale mentre gli allucinogeni hanno un consumo maggiore nell'Italia del nord-est. E' stabile il numero delle persone tossicodipendenti bisognose di cura (circa 461mila), a fronte di circa 165 mila persone assistite dai Sert (164mila nel 2012), prevalentemente per dipendenza da eroina. Continua a scendere il numero di morti per droga (344 nel 2013, erano mille nel 1999).
A livello europeo, una persona su quattro ha provato una droga illecita nel corso della vita; si tratta di oltre 80 milioni di adulti. La cannabis resta al top dei consumi con 19,3 milioni di adulti tra cui 14,6 milioni di giovani che l'hanno usata e l'1% degli adulti che ne fa uso ogni giorno o quasi.
L'80% dei sequestri di droga riguarda la cannabis, mentre il suo consumo o possesso per uso personale sono all'origine di piu' del 60% di tutte le segnalazioni di reati contro le leggi sulle sostanze stupefacenti in Ue. L'Italia si pone al top tra gi Stati Ue per quantità di marijuana sequestrata (28.821 kg) e al secondo posto per quantità di piante sequestrate (894.862, seconda solo ai Paesi Bassi con 1,2 milioni).