Un sedicenne della provincia di Perugia è morto all'ospedale di Riccione dopo essersi sentito male nella discoteca Cocoricò. Pare avesse assunto dell'ecstasy. Il giovane era nel locale con gli amici quando si è sentito male intorno alle 4 della notte. Soccorso da un'ambulanza del 118, è morto poco dopo in ospedale.
Sulla vicenda indagano i carabinieri per ricostruire la dinamica dei fatti e per capire chi ha venduto, e dove, la droga al ragazzo.
Il giovane era in vacanza nel Ravennate - Il giovane stroncato dall'ecstasy si chiamava Lamberto Lucaccioni e viveva a Città di Castello (Perugia). Il ragazzo era in vacanza a Pinarella di Cervia (Ravenna) con altri due amici di 17 anni. Alloggiava con i genitori di uno dei due compagni in un appartamento per le ferie. Sabato sera i tre ragazzi hanno preso il treno per Riccione, per andare a ballare al Cocoricò.
Lamberto si è sentito male in pista al Cocoricò, sotto gli occhi dei due amici che l'hanno aiutato portandolo subito fuori dal locale, dove staziona sempre un'ambulanza del 118. Trasportato d'urgenza all'ospedale Ceccarini, il 16enne è deceduto poco dopo. I genitori sono arrivati in nottata a Riccione da Città di Castello e il magistrato ha disposto l'autopsia.
I carabinieri stanno cercando di capire dove i minorenni abbiano comprato droga e se in discoteca siano state servite loro bevande alcoliche. Si sta già valutando l'ipotesi di sospensione dell'attività del locale, provvedimento che può essere richiesto al Questore o al Comune di Riccione.
Codacons: chiudere il locale se la droga è stata assunta lì - Il Codacons chiede che la discoteca Cocoricò venga chiusa se le indagini accerteranno che la droga è stata assunta all'interno del locale. "Discoteche e locali hanno il compito di vigilare su ciò che accade all'interno delle strutture, e di vietare l'ingresso e la vendita di droghe nelle aree di loro competenza - dice il presidente Carlo Rienzi -. Se la morte del sedicenne è avvenuta a causa di ecstasy assunta all'interno della discoteca, ciò significa che i controlli da parte della struttura sono stati inidonei, e pertanto chiederemo la chiusura del Cocoricò".
"Vogliamo conoscere - dicono all'associazione - anche quanti e quali controlli siano stati eseguiti dalle forze dell'ordine lungo le strade che portano alle più note discoteche di Rimini e Riccione, sul fronte della guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di stupefacenti, e cosa sia stato fatto dalle autorità locali competenti contro la diffusione e la vendita di droghe sul territorio".
Cocoricò: noi contro la droga - In passato il Cocoricò di Riccione e la sua "piramide", uno dei locali più noti in Italia, era stato frequentato anche da chi cercava lo "sballo" come forma di trasgressione, ma da alcuni anni il locale aveva virato sul divertimento sano, come indica uno slogan davanti al locale e la collaborazione con le forze dell'ordine. Poco meno di un mese fa, il 26 giugno, la discoteca si era "trasferita" a San Patrignano dove, per i 1.500 ragazzi della comunità, aveva organizzato una grande festa in occasione della giornata mondiale della lotta alla droga.
A Riccione giorno di lutto - "Sono molto addolorata per la perdita di una così giovane vita, mi sento vicina alla famiglia", ha detto il sindaco di Riccione, Renata Tosi. "Oggi è un giorno di lutto - ha continuato -. Nulla, nessun provvedimento severo che si potrà adottare darà sollievo alla famiglia".
Il sindaco di Riccione ha convocato d'urgenza una riunione politica di giunta. "Voglio avere tutte le possibili informazioni su ciò che è accaduto. Sentirò, oltre alle forze dell'ordine, anche l'ospedale dove il ragazzo è deceduto e contatterò la proprietà del locale".
"Come amministrazione - dice una nota diffusa dal Comune - siamo fermamente impegnati a contrastare ogni forma di eccesso. Su questo non smetteremo di vigilare né di intervenire con forte determinazione, pronti anche a decisioni radicali".