LA STRAGE DI VIA D'AMELIO

Manfredi Borsellino: "Ostilità verso mia sorella Lucia, offesa come nostro padre"

Commozione a Palermo durante la commemorazione della strage di via d'Amelio. Sul palco il figlio del magistrato ucciso dalla mafia nel 1992. Crocetta: "Mai lasciata sola"

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"Da oltre un anno mia sorella Lucia era consapevole del clima di ostilità e delle offese subite solo per adempiere il suo dovere, in corsi e ricorsi drammatici che ricordano la storia di mio padre". Lo ha detto Manfredi Borsellino, figlio del magistrato ucciso nel 1992, parlando della sorella, ex assessore alla Sanità, durante le commemorazioni della strage di via D'Amelio. "Lucia ha portato una croce: voleva una sanità libera in Sicilia", ha aggiunto.

Il caso Crocetta e la presunta telefonata tra il governatore, assente all'evento, e il suo medico, sono troppo recenti per non condizionare le commemorazioni in ricordo del magistrato, morto il 19 luglio del 1992.

"Lucia figlia prediletta" - "Non credevo che la figlia prediletta di mio padre, quella con cui lui viveva in simbiosi, avrebbe dovuto vivere un calvario simile a quello di suo padre nella stessa terra che ha poi elevato lui a eroe- ha proseguito Manfredi Borsellino -. Mia sorella Lucia è rimasta in carica come assessore fino a giugno per amore della giustizia, per suo padre, per potere spalancare agli inquirenti le porte della Sanità dove si annidano mafia e malaffare. La sua lettera di dimissioni ha prodotto il silenzio sordo delle istituzioni, soprattutto regionali. Ma quella lettera dice tutto e andrebbe riletta".

A Mattarella: "Sono qui per lei" - Presente al tribunale di Palermo anche il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, a cui il figlio di Paolo Borsellino si è più volte rivolto direttamente: "Presidente, oggi sono qui per lei, perché lei è tra quelli che non solo ha il nostro vissuto, ma è stato punto di riferimento per mio padre e la mia famiglia. Ricordo - ha aggiunto in lacrime ripensando alle telefonate tra il padre e lo stesso Mattarella - la reverenza con cui lui si rivolgeva a lei. Capii subito la stima sconfinata che aveva nei suoi confronti".

"Non lascio la Sicilia" - Sempre rivolgendosi a Mattarella, Borsellino, commissario di polizia, ha promesso che non lascerà la Sicilia: "Dovrei chiederle di essere destinato altrove, lontano da una terra davvero disgraziata, ma non glielo chiedo perché ho il dovere di rimanere qui: lo devo a mio padre e soprattutto a mia sorella Lucia".

Abbraccio Mattarella-Borsellino - Concluso il discorso, Sergio Mattarella si è alzato e ha abbracciato Manfredi Borsellino, visibilimente commosso.

Procuratore Palermo: "Meritano risposte" -
"La famiglia Borsellino merita delle risposte e le avrà". Lo ha detto il procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi. Dopo il giallo sulle presunte intercettazioni tra il governatore Crocetta e il medico Matteo Tutino, la cui esistenza è stata smentita dallo stesso procuratore, i Borsellino hanno chiesto verità sul caso.

La replica di Crocetta: "Mai lasciata sola" - "Non ho mai lasciato sola Lucia Borsellino. La sua sofferenza e il suo calvario sono stati anche miei". Lo ha detto il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, in risposta alle parole di Manfredi Borsellino. Crocetta si è attulmente autosospeso dalla carica di presidente della Regione per la presunta telefonata in cui il suo medico, Matteo Tutino, avrebbe parlato della necessità di "far fuori Lucia Borsellino come il padre".