OCCHIO A SNACK E BIBITE GASSATE

Occhio al "junk food", il cibo spazzatura aumenta il rischio di ansia e depressione

Diversi studi rivelano il legame tra disordine alimentare e disturbi psicologici: nel mirino l'abuso di snack, fritture, zuccheri raffinati e bibite gassate

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Un consumo eccessivo di "cibo spazzatura" può causare forme anche gravi di ansia e di depressione. A rivelarlo è uno studio condotto in Iran e pubblicato su PubMed, che evidenzia il legame tra il fenomeno del cosiddetto "junk food" e lo sviluppo di disturbi psichici. Sfatato quindi il mito del mangiare dolci per "consolarsi": oltre a fritture, hamburger e bibite gassate, i nemici principali sono proprio cioccolata, zuccheri raffinati e snack.

I test - La ricerca è stato effettuata nella città di Esfahan su un campione di 3846 adulti di età compresa fra i 22 e i 55 anni. I test hanno svelato che una dieta a base di vegetali e derivati del latte è associata a un minore rischio di sviluppare disturbi psichici rispetto a un regime alimentare "disordinato". La raccomandazione degli scienziati è quindi quella di preferire l'assunzione di frutta, verdura e alimenti a basso contenuto di grassi e di ridurre al minimo il consumo di snack, prodotti lattiero-caseari ad alto contenuto di grassi, cioccolata, bevande gassate, dolci e dessert.

Ridurre gli zuccheri - Oltre alla ricerca realizzata in Iran, sono diversi gli studi che hanno indicato il cibo spazzatura come un potenziale fattore di sviluppo di ansia e depressione. Secondo uno studio della Columbia University pubblicato sull'American journal of clinical nutrition, ad esempio, gli alimenti ad alto indice glicemico - cioè che aumentano la concentrazione di glucosio nel sangue - "peggiorano" l'umore nelle donne, specialmente nel periodo compreso tra la menopausa e l'inizio della senilità (intorno ai 65 anni).

Il team americano ha inoltre scoperto che chi ha abusato di zuccheri e carboidrati raffinati - presenti nel pane, biscotti, pasta e cereali - è più esposto al rischio di malattie cardiovascolari e a stati infiammatori che a sua volta influenzano negativamente la psiche.