L'Eurogruppo ha dato il via libera "di principio" al terzo piano di salvataggio per la Grecia. In mattinata i 28 Paesi Ue avevano raggiunto un accordo sul prestito ponte da 7 miliardi di euro. Anche la Gran Bretagna, dopo le rassicurazioni di Bruxelles, aveva sciolto la riserva. Intanto un portavoce della Commissione promuove il voto del Parlamento di Atene: "Passo importante, il pacchetto è passato in tempo e in modo soddisfacente con larga maggioranza".
Schaeuble: "La via migliore resta una Grexit temporanea" - Nonostante l'accordo sul prestito ponte, all'indomani dei violenti scontri in piazza Syntagma torna a farsi sentire il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, per ribadire che una Grexit temporanea "sarebbe per la Grecia la via migliore". Molti economisti pensano che sia impossibile risolvere il problema senza un taglio del debito, ha detto: "Ma un vero taglio del debito è inconciliabile con l'appartenenza all'unione monetaria".
"Il sì di Atene è un passo importante" - Intervistato dalla radio tedesca Deutschlandfunk, Schaeuble dice poi che il via libera del Parlamento greco alle prime misure di risparmio e alle riforme è "un passo importante", aggiungendo che gli sviluppi degli ultimi giorni ad Atene "spiazzano un po'", dal momento che pochi giorni fa la popolazione ha votato in un referendum proprio il contrario di quello che ha approvato il Parlamento nella notte.
L'Eurogruppo approva il terzo salvataggio - L'Eurogruppo "accoglie con favore l'adozione da parte del Parlamento greco di tutti gli impegni presi all'Eurosummit", invita ad approvare le altre riforme previste il 22 luglio, e dà il via libera "di principio" al terzo salvataggio Esm, soggetto al completamento dei voti dei Parlamenti nazionali attesi entro il fine settimana. Lo ufficializza Bruxelles.
Dal fondo salva-Stati 50 miliardi di euro - Il fondo salva-Stati Esm metterà circa 50 miliardi di euro nel terzo salvataggio greco, che avrà in totale 82-86 miliardi, secondo quanto ha detto il direttore generale del fondo Klaus Regling in un'intervista alla tv tedesca ARD. Regling ha anche aggiunto che senza il salvataggio "il sistema bancario greco collasserebbe". Il tetto a 50 miliardi della partecipazione Esm apre l'interrogativo su dove prendere quello che manca, visto che non è chiaro in che misura il Fondo monetario internazionale.
Mattarella: "Basta con l'Europa dell'austerity" - Sulla situazione greca è intervenuto anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dicendo: "Il nostro pensiero non può non andare alle difficoltà attuali dell'edificio europeo e alla crisi di credibilità che lo affligge, legate ad evidenti affanni di progettualità e volontà politica generati da miopi percezioni di interessi nazionali".
"Se si è avari di investimenti strategici facendo prevalere l'interpretazione più restrittiva dell'austerity economica alla nostra Europa mancherà il respiro", ha poi precisato il Capo dello Stato. E ancora: "Non dobbiamo mai dimenticare che l'Europa unita è un ideale e non soltanto uno spazio dove far competere interessi diversi, spingendoli talvolta fino al punto di creare fratture e gradi diseguaglianze sociali". Per Mattarella "l'Europa divisa sarà più debole perché i conflitti ci fanno ripiegare su noi stessi".
Lunedì riaprono le banche - Le banche greche, chiuse dal 28 giugno, riapriranno lunedì. Lo annuncia l'agenzia di stampa Ana citando fonti bancarie. Confermati al momento i limiti sui movimenti di capitale e sul prelievo di denaro.