Il Parlamento di Atene ha dato il via libera al primo piano di riforme urgenti imposte dall'Eurogruppo. L'ok, con 229 voti a favore, 64 contrari e 6 astenuti, era necessario per far partire il negoziato sul terzo piano di aiuti richiesto dalla Grecia al fondo Esm. Il premier Tsipras ha votato "sì"; contrari, invece, i suoi compagni del partito Syriza Varoufakis, ex ministro delle Finanze, e Kostantopoulou, presidente del Parlamento.
La lunga giornata di Atene - La decisione è arrivata al termine di una lunga giornata culminata ad Atene nella rottura all'interno di Syriza, con le dimissioni del viceministro delle finanze Nadia Valavani e la bocciatura della direzione del partito al piano del premier, e negli scontri in serata in piazza Syntagma, con il lancio di molotov e lacrimogeni. Per Tsipras il voto era un test sulla tenuta della maggioranza: "O votiamo uniti il sì, oppure cade il governo", aveva minacciato il pomeriggio.
Syriza si spacca: in 32 votano contro, 6 si astengono - Nonostante il via libera al piano di riforme, la rottura nel partito del premier è evidente. Ben 32 deputati di Syriza hanno votato contro, altri 6 si sono astenuti, mentre due erano assenti. Il gruppo parlamentare conta su 149 deputati. Oltre a Varoufakis e Kostantopoulou, ha votato contro anche il ministro dell'energia greco Panagiotis Lafazanis. La proclamazione dell'esito del voto non è stata accolta da applausi.
Tsipras: "Abbiamo dato una lezione di dignità al mondo" - Nella notte, poco prima del voto, il discorso del premier in Aula. "Mi assumo tutte le mie responsabilità e mi sento orgoglioso - dice Tsipras in Parlamento -. Abbiamo combattuto per il nostro popolo una lotta molto difficile. Siamo riusciti a dare una lezione di dignità a tutto il mondo. Questa lotta un giorno darà i suoi frutti". "Non avevamo scelta", sottolinea il ministro delle finanze greco, Euclid Tsakalotos. "Lunedì è stato il giorno più difficile della mia vita che mi segnerà per sempre. Non abbiamo mai detto fosse un buon accordo".
Fmi: "Eurozona si accordi sul debito della Grecia" - Intanto la numero uno dell'Fmi, Christine Lagarde, in un'intervista alla Cnn torna a parlare della necessità di una ristrutturazione del debito di Atene. "I Paesi dell'Eurozona dovrebbero accordarsi per una ristrutturazione del debito greco", ha detto. La sua posizione è stata citata anche da Tsipras durante il suo intervento in Parlamento, che ha parlato di una ristrutturazione "necessaria" per uscire dalla crisi.