Candidatura a sorpresa per il prossimo sindaco di Milano. Massimo Boldi ha annunciato l'intenzione di scendere in campo. Lo ha fatto in una lunga intervista concessa a "Panorama", in edicola giovedì, nel quale fa un bilancio della propria vita e guarda al futuro. Ancora mistero però su quale fronte intenderebbe schierarsi: sicuramente non la Lega e nemmeno il Movimento 5 Stelle. E Renzi? "Mi piace - dice -, sa fare cabaret...".
Compirà 70 anni il 23 luglio. Un'età che ritiene evidentemente giusta per mettersi a disposizione della sua città d'adozione (è nato a Luino). La sua candidatura viaggia sul filo dell'ironia (mi presenterò "con chiunque mi voglia") ma nella sua biografia c'è già una canditura alla Camera nel 1992, con il Psi. Non sarebbe quindi una novità assoluta.
Se non si sa con chi si candiderebbe, è più chiaro chi invece non lo vedrà mai nelle proprie liste. "Con Grillo no - dice -. E' un amico. Ma i 5 stelle sono troppo rissosi". E nemmeno con la Lega di Matteo Salvini: "E come potrei, dopo essere stato candidato nel '92 dal mio amico Bettino Craxi proprio per arginare la Lega?".
In quanto a Matteo Renzi, arriva un apprezzamento, anche se sul filo dell'ironia: "Mi piace - afferma -. Sa fare il cabaret". Il cabaret che è sempre nel cuore di Boldi, tanto che alla domanda su quale sarebbe il primo provvedimento da sindaco, la risposta è da comico: "Affiancare Sant'Antonio alla Madonnina, da sola non ce la fa più".
Nell'intervista-bilancio di vita, Boldi affronta molti temi: dalla sua carriera di comico alla sua fede religiosa ("Dalla morte di mia moglie Marisa non vado più a messa, ritengo di avere subito un'ingiustizia"), ai rapporti con altri attori e ai soldi che ha guadagnato ("Li ho investiti male?").