Malesia: tre avventure nel regno di Sandokan
Dalle torri di Kuala Lumpur al colossale Buddha disteso, dagli Orang-utan delle foreste impenetrabili alle spiagge più belle del mondo
La Malesia è la terra di Sandokan, misteriosa, affascinante e pieno di contrasti: si va dallo skyline futuristico di Kuala Lumpur fino alle foreste primigenie e impenetrabili del Borneo, dove il tempo sembra essersi fermato alla preistoria. Spiagge di bellezza superba, mare cristallino, quasi ogni dove confortevolissimi resorts. Ecco tre proposte per un viaggio che piacerebbe senz'altro anche a Salgari.
Dalla capitale al Borneo - Dalle torri di Kuala Lumpur, la capitale della Malesia, al Borneo Malese per scoprire foreste primordiali, giungle rigogliose e spiagge bianchissime. Il primo dei tre itinerari proposti da Evolution travel parte da Kuala Lumpur, “salta” a Kota Kinabalu e dopo un tragitto verso sud, arriva a Beaufort per una crociera all'interno di una foresta di mangrovie, per ammirare la natura rigogliosa e diverse specie di animali, tra cui le scimmie proboscidate. Una visita al coloratissimo e animatissimo mercato della frutta di Nabalu, poi verso le sorgenti calde di Poring Hot Spring e la visita del Kinabalu National Park. Si prosegue per Sandakan attraverso il crinale delle Crocker Range, Visita al Sepilok Orang Utan Rehabilitation Center per assistere al pasto degli Orang Utan da una piattaforma. In questo centro i primati vengono riabilitati alla vita nella foresta. Quindi , sulle tipiche imbarcazioni locali per raggiungere si raggiunge il Lower Kinabatangan River Sanctuary. Al risveglio nella giungla si accompagnerà una crociera di primo mattino al Pitas Oxbow Lake per osservare la flora e la fauna di questo bellissimo lago. Quindi si risale il fiume fino al Sukau village, una crociera lungo il Menanggul River, piccolo affluente del fiume Kinabatangan. Partenza via terra per le grotte di Gomantong Birdnest. quindi per Sandakan, e visita del Puh Jih Syh Chinese Buddhist Temple, che offre una bella vista panoramica sulla baia di Sandakan.
La penisola di Malacca: dalla Città del Leone a Penang – Il punto di partenza del secondo itinerario parte da Singapore, la città stato, quarto centro finanziario del mondo, uno dei luoghi più cosmopoliti del pianeta: da visitare il centro in stile coloniale. Quindi il quartiere cinese, con il tempio buddista Thian Hock Keng e il giardino botanico. Si prosegue per la città storica di Malacca, a 200 km di distanza, lungo la costa occidentale della Malesia e di templi, mercati e moschee e dove il suo centro storico ha conservato i vecchi edifici (dal 2008 patrimonio del'Umanità Unesco), con la visita della Piazza Rossa Olandese Stadhuys, la collina di San Paolo (dove giacciono le rovine dell'omonima Chiesa), la Porta de Santiago (l'ultimo bastione rimasto dell'antica Fortezza portoghese di “A Famosa” distrutta dagli Inglesi), il più antico tempio cinese Cheng Hoon Teng, la moschea di Kampung Kling. Si arriva quindi a Kuala Lumpur e, dopo una visita ai principali monumentri della città, si prosegue per il Tempio Indù di Batu Caves (il più grande e importante tempio Hindù in Malesia), poi per Cameron Highlands con la visita ad una piantagione di the e a suoi processi di lavorazione. Quindi si “scende” verso Ipoh, città capitale del Perak, con visita del Tempio Cinese buddista Sam Po Tong situato nelle grotte calcaree. Il viaggio riprende verso Penang dove si arriva tramite uno dei ponti più lunghi in Asia (13,5 km), quindi Georgetown (sito Unesco), con sosta al Tempio Thai del Buddha disteso, al tempio Birmano, il Baba e Nyonya Mansion (pittoresco museo vicino a Little India) e il Kek Lok Si Temple, il più grande tempio buddista in tutta la Malesia
Il fascino della capitale e un'isola incantevole - Tre giorni all'ombra dei 452 metri delle Petronas, le torri gemelle più alte del mondo, simbolo di una Kuala Lumpur futuribile e multietnica, per visitare il Palazzo Reale, la residenza del Re della Malesia, il Monumento e la Moschea Nazionale, la Stazione Ferroviaria in stile moresco e la Piazza dell'Indipendenza. Per poi tuffarsi nelle acque cristalline dell'isola di Redang che conserva un ambiente naturale pressoché intatto, con lunghe distese di sabbia con palme da cocco e piccoli villaggi di pescatori.
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