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Università: cercasi fisici disperatamente

Roma Tre mette in palio 125 borse di studio a disposizione dei diplomati con i voti più alti per un totale di 135.500 euro.

Dal Web

La matematica non sarà mai il mio mestiere. Non solo una frase del cantante Antonello Venditti ma, a quanto pare, anche  il pensiero di molti neodiplomati che al giorno d’oggi scartano le facoltà scientifiche.  Ecco perché l’Università Roma Tre ha lanciato una generosa offerta da circa 135 000 euro per gli studenti freschi di maturità che hanno ottenuto un punteggio alto. Un totale di 125 borse di studio per le matricole che si iscriveranno ai corsi di laurea di Ingegneria, Matematica, Fisica, Scienze geologiche e Ottica al prossimo anno accademico a Roma Tre. Ma l’offerta più vantaggiosa è proprio per chi si iscrive in Fisica: 9 borse di studio, ognuna da 3.000 euro.   Durante un’intervista a Skuola.net, il rettore dell’Università Mario Panizza assicura : “stiamo puntando a una ricerca interdisciplinare”. 

Rettore, perché questa iniziativa per i giovani che riceveranno le borse di studio?
“Quando si riesce a disporre di un po’ di denaro e offrirlo ai ragazzi per incentivarli a tornare a iscriversi all’Università è sempre un buon segnale. Il nostro intento è proprio questo: smuovere i neodiplomati a continuare il loro percorso studi”.

Questo a fronte del calo degli studenti poco fiduciosi verso le università registrato due anni fa?
“Noi a Roma Tre questo calo delle immatricolazioni non l’abbiamo sentito così pesantemente. Abbiamo toccato solo l’1%. Però è vero che a livello nazionale c’è stato.”

Come mai le borse sono riservate a Cdl Tecnico scientifici e con diversi tagli (più borse meno consistenti per Ingegneria poche borse ma più consistenti per fisica)?
“Si tratta di prescrizioni ministeriali che tengono conto anche delle varianti degli iscritti. Offerta che si riesce a dare un vantaggio agli studenti che vengono meno ogni anno. In sostanza è un incoraggiamento a seguire i corsi di laurea che sono un po’ più scarichi. Molti ragazzi non si iscrivono alle facoltà scientifiche perchè pensano di non trovare lavoro in futuro. Premiare per incoragguare a seguire questi corsi e non perdere risorse sia di didattica che di ricerca credo sia uno dei passaggi essenziali che cerchiamo di portare avanti.”

Pensate a un’iniziativa anche per gli studenti più propensi al percorso umanistico e letterario? Se no, per quale motivo?
“Rimedieremo sicuro. Le facoltà umanistiche rispetto a matematica e fisica hanno un affluenza maggiore, questo è sicuro. Non a caso lettere e scienze della formazione sono quelle con il maggior numero di iscritti di tutta Roma Tre. Siamo consapevoli che l’interesse degli studi umanistici non può essere dietro la ricerca scientifica. Quegli studi sono comunque la base della comunicazione e cercheremo di progettare qualcosa anche per questo settore".

Quali altre operazioni avete realizzato a favore degli studenti di recente?
“Abbiamo coinvolto gli studenti verso l’università andando fisicamente nei licei. I nostri studenti dei corsi magistrali sono andati a raccontare la loro esperienza per poi accompagnarli a vedere Roma Tre.”

Quali sono i punti di forza dell’università di Roma Tre?
“Siamo ben inseriti nel territorio e questo l’abbiamo compreso. Non avere una sede unica circoscritta o un campus ricco di laboratori ma essere sparpagliati nella zona ci ha dato un buon esito in tutti questi 23 anni."

Cosa migliorerebbe di Roma Tre?
“Decisamente il numero degli insegnanti, troppo pochi rispetto all’affollamento degli studenti. Siamo cresciuti negli anni senza una legge finanziaria e abbiamo costruito da soli la struttra per gli studenti. Molti professori tegnono anche due o più corsi. Questo è un aspetto che dovremo migliorare.”

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