L'Isis ha rivendicato l'attacco terroristico contro il Consolato italiano su El Galaa Street, nel cuore della capitale dell'Egitto, Il Cairo. Secondo fonti della sicurezza egiziana, l'esplosione dell'autobomba ha causato un morto. Almeno 9 persone sono rimaste ferite, tra le quali due poliziotti egiziani. La sede diplomatica era chiusa, non ci sono italiani coinvolti. I terroristi su Twitter: "Usati 450 kg di esplosivo, ci saranno nuovi attacchi".
Terroristi su Twitter: "Ci saranno nuovi attacchi" - "Grazie alla benedizione di Allah i soldati dello Stato Islamico hanno fatto esplodere 450 kg di esplosivo piazzati dentro una macchina parcheggiata davanti al Consolato italiano al Cairo". E' quanto scrive un account di Twitter considerato vicino all'Isis rivendicando l'attentato. I terroristi annunciano nuovi attacchi.
Egitto: "Atto terroristico" - Il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry ha chiamato Paolo Gentiloni per "condannare l'attacco terroristico avvenuto davanti al Consolato italiano" a Il Cairo. "L'Egitto farà ogni sforzo con tutti i Paesi del mondo, inclusa l'Italia, per sradicare ed eliminare il terrorismo", ha aggiunto ancora Shoukry, secondo quanto ha detto l'agenzia Mena.
Gentiloni: "Un attacco all'Italia" - La bomba esplosa davanti al consolato italiano a Il Cairo "è un attacco diretto all'Italia". Così ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni commentando la deflagrazione che ha provocato un morto e diversi feriti. "Non c'è nessun dubbio - ha aggiunto -. E' stato un tentativo di intimidazione, un attacco alla presenza internazionale, ma anche un attacco all'Italia, Paese impegnato in prima linea nel contrasto al terrorismo".
Il ministro ha poi ribadito "la rinnovata determinazione dell'Italia" a combattere il terrorismo e l'Isis in particolare. Quella odierna, ha continuato, "è stata un'esplosione molto forte, che ha semidistrutto, danneggiato seriamente" il consolato.
Gli 007 Italia: atto dimostrativo, si guarda no a gruppi anti-Isis - L'Aise sta lavorando, in collaborazione con gli 007 egiziani, per capire la matrice dell'esplosione e le prime indicazioni, a quanto si apprende da fonti qualificate, più che all'Isis, farebbero pensare all'attivazione di uno dei gruppi egiziani che si oppongono ad Al Sisi. L'obiettivo dell'attentato era senza dubbio il consolato italiano. La modalità non stragista, osservano le fonti, potrebbe indicare un atto dimostrativo, un "avvertimento" all'Italia, in quanto alleata di Al Sisi.
Premier Egitto: "Siamo in guerra" - "Siamo in stato di guerra. C'è bisogno di essere uniti, vigili, di fronte al terrorismo che minaccia il mondo intero". Lo ha affermato il premier egiziano, Ibrahim Mahlab. "L'attentato odierno rivela la bassezza del terrorismo che vuole impedire al popolo egiziano il cammino verso la costruzione", ha aggiunto sottolineando i "rapporti storici e strategici con l'Italia".
Fermato e rilasciato reporter italiano - Quattro giornalisti, tra i quali anche uno italiano, sono stati prima fermati dalla polizia subito dopo l'esplosione. I quattro, poi rilasciati, erano stati trattenuti perché, come riporta su Twitter uno dei reporter fermati, gli agenti avevano trovato sospetta la rapidità con cui erano arrivati sul luogo dell'attentato.
Sospesi i servizi consolari - L'ambasciata italiana ha informato che, a "seguito dell'attentato che ha colpito la sede del consolato italiano a Il Cairo, tutti i servizi consolari sono temporaneamente sospesi".
Il Papa condanna l'attacco - Papa Francesco ha appreso "con viva preoccupazione" la notizia dell'attentato al consolato italiano a Il Cairo, esprimendo una "ferma condanna". Lo ha detto il segretario di Stato vaticano, il cardinale Parolin, rinnovando l'appello del Santo Padre a lottare contro il terrorismo. Francesco ha infatti invitato tutte le autorità politiche e religiose perché "uniscano gli sforzi per sconfiggere contro questa terribile piaga".