Grazie al Jobs Act, si attesta a 184.707 l'aumento dei contratti nel mese di maggio. E' quanto emerge dai dati della comunicazione Flash del ministero del lavoro che segnano 934.258 attivazione di contratti e 749.551 cessazioni. Nel mese di aprile l'incremento era stato di 212.000 contratti. Aumenta inoltre del 43,2% la trasformazione di contratti da precari a stabili.
Dai dati diffusi dal ministero del Lavoro è possibile calcolare che il saldo tra attivazioni e cessazioni vede in forte crescita i contratti a tempo determinato (+184.812) e solo un aumento di 271 contratti stabili: quelli a tempo determinato hanno segnato 643.032 attivazioni e 458.220 cessazioni, quelli senza scadenza segnano 179.643 attivazioni e 179.372 cessazioni.
Cresce, tra attivazioni e cessazioni, anche il numero dei contratti di apprendistato: salgono di 6.498, con 19.728 nuovi contratti e 13.230 cessazioni. A segnare un crollo sono invece le collaborazioni: a fronte di 36.376 attivazioni ci sono 46.570 cancellazioni. In pratica questa tipologia di contratto segna una contrazione di 10.194 unità.
Il ministero ha diffuso anche i dati "di genere" dei diversi contratti. Le 934.258 attivazioni si dividono quasi equamente: 481.705 riguardano gli uomini, 452.553 le donne. Lo stesso vale anche per le cessazioni: il totale di 749.551 cessazioni è dovuto per 376.935 a chiusura di contratti per gli uomini e per 372.616 per le donne.
"I dati sulla produzione industriale e sul mercato del lavoro mostrano che siamo a una svolta", sottolinea il Mef. Soddisfatto anche il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan: "C'è ancora molta strada da fare ma stiamo andando nella direzione giusta", commenta su Twitter.
Renzi: con le riforme si cambia - "I dati di oggi sull'occupazione, la produzione industriale e la crescita sono ancora bassi rispetto a quello che possiamo fare ma ma più alti del recente passato. Questo perche' quando si fanno le riforme le cose cambiano", ha detto il premier Matteo Renzi.